Il Rotary lancia una sottoscrizione per un altro importante progetto di service, finalizzato all’acquisto di un ventilatore polmonare non invasivo a favore dell’ospedale di Assisi. La richiesta arriva direttamente dai sanitari, impegnati a fronteggiare i primi accessi di pazienti affetti da Covid-19, per offrire loro un trattamento iniziale efficace, in alcuni casi risolutivo e tale da ridurre il sovraccarico di altre strutture ospedaliere individuate per la gestione delle casistiche più gravi.
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Un apparecchio la cui sostenibilità nel tempo, una volta rientrata l’emergenza legata al Coronavirus, è di sicuro impatto, vista l’esigenza di trattare spesso pazienti in condizione di insufficienza respiratoria senza procedere all’approccio invasivo dell’intubazione. La raccolta per il ventilatore polmonare è stata lanciata attraverso la piattaforma GoFundMe. Per ogni euro donato,
il Rotary Club di Assisi devolverà un euro, con un meccanismo di cofinanziamento 1:1, fino ad un limite di 3000 euro (e quindi di 6000 euro complessivi, che coprono il costo dell’apparecchio).
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Eventuali surplus in termini di fondi saranno investiti per acquistare anche un monitor multiparametrico, sempre richiesto dal personale sanitario per fronteggiare la gestione dell’emergenza. L’impegno del Rotary non finisce qui: grazie alla collaborazione del Distretto Rotary 2090, il club di Assisi ha ordinato 200 mascherine FFP2 da donare al personale impegnato nel servizio pubblico.
Tutte le iniziative per l’ospedale di Assisi ottengono il plauso dell’assessorato comunale ai servizi socio sanitari, che raccoglie e fa proprie le istanze che arrivano dal responsabile della Medicina dell’ospedale di Assisi dottor Manuel Monti in merito alla necessità di alcuni strumenti che potrebbero garantire una migliore efficienza e qualità delle prestazioni. “Sono considerati di grande utilità un’apparecchiatura di ventilazione non invasiva e analizzatore seriale rapido di tamponi naso-faringei, un monitor multi parametrico”, scrive l’assessore Massimo Paggi, secondo cui “L’interesse dell’assessorato ai servizi socio sanitari – spiega l’assessore Massimo Paggi – è solo un modo per mettere a disposizione della comunità le richieste pervenute dall’ospedale di Assisi, richieste che possono essere oggetto di raccolta di fondi, tenendo ben presente il grande sforzo che già si sta facendo per l’acquisto di dispositivi di difesa del personale sanitario”.
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