Un barcone con circa 150 migranti a bordo si è capovolto sabato davanti Lampedusa, davanti l’isola dei conigli, mentre era scortato da due motovedette della Guardia Costiera. A causa delle cattive condizioni meteo-marine e probabilmente per uno stato di agitazione a bordo il barcone raggiunto dai mezzi navali italiani – che avevano ricevuto la segnalazione da un cittadino – si è capovolto.
Gli equipaggi delle motovedette della Guardia Costiera sono riusciti comunque a salvare 149 persone che sono poi sbarcate in porto a Lampedusa. Tra i salvati, un bimbo di neanche un anno e un ipovedente. I dispersi – le ricerche sono in corso oggi, a causa del mare mosso e delle forti raffiche di vento, soltanto con gli aerei – dovrebbero essere una quindicina.
Sono stati due pescatori ad avvisare ieri pomeriggio la capitaneria di porto della presenza del barcone. Stefano Martello e Calogero Sanguedolce hanno dato l’allarme consentendo così l’intervento tempestivo delle motovedette. Un lavoro immortalato in un video dalla stessa Guardia costiera, che ha poi diffuso alcune immagini dei momenti successivi al naufragio di sabato sera e dei tentativi disperati dei militari di portare in salvo tutti, cominciando dai bambini. (Continua dopo il video)
Un video che non ha mancato di destare l’attenzione del Sacro Convento. Padre Enzo Fortunato sottolinea come “non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di non vedere. Gli uomini della Guardia Costiera sempre pronti ad intervenire e a lanciarsi in mare pur di salvare una vita mettendo a rischio la propria. Accolgo l’appello dell’amico Andrea Iacomini, Portavoce Unicef Italia, a candidare la Guardia Costiera a Premio Nobel per la pace. In questi giorni di preparazione al Natale dove san Francesco volle vedere con gli occhi i disagi dell’umanità, questa tragica pagina apra la mente e il cuore di ogni uomo. Non giriamoci dall’altra parte”.
© Riproduzione riservata

