Anche l’Umbria, e Assisi, piangono Philippe Daverio, protagonista di tanti incontri per divulgare la cultura. Lo storico e critico d’arte, protagonista del Cortile di Francesco e di alcune lectio sugli affreschi della Basilica di San Francesco, è mancato nella notte. Era nato a Mulhouse, in Alsazia, il 17 ottobre 1949 da padre italiano, Napoleone Daverio, costruttore, e da madre alsaziana. Come gallerista ed editore ha allestito molte mostre, e pubblicato una cinquantina di titoli. Specializzato in arte italiana del XX secolo, ha dedicato i suoi studi al rilancio internazionale del Novecento.
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La morte dello storico dell’arte e conduttore tv è stata annunciata all’ANSA dalla regista e direttrice del teatro Franco Parenti di Milano, Andree Ruth Shammah. La causa della morte è una lunga malattia che lo aveva costretto, negli ultimi giorni, al ricovero presso l’Istituto Tumori di Milano.
Divenne noto al grande pubblico per Passepartout, programma con cui lo storico rese popolare una materia infinitamente complessa e ricca di dettagli come la Storia dell’Arte. Philippe Daverio è stato, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del comune di Milano, dove ha ricoperto ’incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali.
“Caro Philippe desidero ricordarti con le tue parole: ‘Ad Assisi per la prima volta i sentimenti umani rappresentati nell’arte. Sorrisi e lacrime, gioia e dolore’. In cielo ti divertirai con i colori del paradiso. Ciao amico e fratello”, il ricordo di Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento.
Foto in evidenza © Mauro Berti
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