Proseguono gli accertamenti amministrativi posti in essere dal Commissariato della Polizia di Stato di Assisi nei confronti di chi possiede delle armi, specie tra coloro che le detengono senza essere titolari di porto d’armi. A finire nei guai è stato un cinquantenne assisano che, trasferitosi nel Comune di Perugia, aveva lasciato i suoi fucili da caccia, legalmente detenuti, nella casa paterna ad Assisi.
Gli uomini della Squadra di Polizia Amministrativa, diretti dal vice questore Aggiunto della Francesca Domenica Di Luca, nel corso del sopralluogo presso l’abitazione si sono trovati di fronte ad una situazione a dir poco paradossale ed allarmante.
Il genitore, totalmente invalido, era assolutamente incapace di attendere alle più elementari necessità; per tale ragione era stato affidato alle cure di un badante, uno straniero dell’Est. I fucili venivano rinvenuti all’interno di una cassa di legno priva di serratura e privi di qualsiasi altra misura atta ad impedire che potessero venire in possesso di malintenzionati.
Preso atto della situazione, inevitabile a quel punto è scattata per il cinquantenne assisano la denuncia per omessa custodia di armi per non averle custodite con la dovuta diligenza.
(Foto di repertorio)
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