La morte di Chicco, il cane ucciso da una fucilata di una carabina ad aria compressa, sarebbe stata “un episodio accidentale”. La tesi difensiva del 62enne di Santa Maria degli Angeli, che rischia due anni di carcere per aver sparato al cane del vicino di casa è riportata da Umbria24.it.
Secondo l’avvocato Guido Rondoni l’indagato, “in compagnia di un amico, si stava esercitando a sparare con la carabina su un bersaglio installato sull’albero del giardino. Un piombino è uscito fuori dal recinto perché la mira era sbagliata e sarebbe stato colpito il cane dei vicini di casa che in quel momento si trovava a passare”.
Il 62enne avrebbe appreso del cane ucciso da una fucilata quando i carabinieri gli sono arrivati in casa. I militari hanno sequestrato l’arma – una carabina di libera vendita – e tre scatole di piombini che il 62enne ha spontaneamente consegnato agli investigatori. L’incidente è avvenuto a Santa Maria degli Angeli.
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