Non esiste un pass a pagamento per entrare in Basilica o sulla piazza in occasione delle celebrazioni 2018 di San Francesco ad Assisi. Lo certifica il sindaco Stefania Proietti. In un botta e risposta con il consigliere M5S Fabrizio Leggio, la prima cittadina spiega come “i pass si possono avere gratuitamente chiamando in Basilica”. La polemica – come ricostruisce Tuttoggi.info – era nata a causa di una comunicazione di un’agenzia campana che, scritta in un italiano sgrammaticato, sembrava invitare a rivolgersi ai loro contatti per ottenere un kit del pellegrino e un pass. Entrambi vengono definiti come “obbligatori” e il tutto – come scoperto da Leggio – sarebbe costato sette euro.
A inoltrare la mail, l’ufficio turismo del Comune. “Alleghiamo la lettera che spiega l’obbligatorietà del pass del pellegrino e come fare in caso che gli ospiti interessati all’evento ‘Lampada Votiva’ non ne siano a conoscenza. Cordialmente, Ufficio Turismo Città di Assisi”. Nella mail originale allegata al messaggio, l’agenzia spiegava di essere l’unica organizzatrice dell’evento (ossia il pellegrinaggio, ma sembrava che si riferisse invece alle celebrazioni 2018 di San Francesco). Inoltre, sosteneva che fosse necessario rivolgersi ad essa per ottenere il pass e il kit del pellegrino, disponibili “solo” nell’agenzia campana.
Nel volantino che usa l’intestazione della Conferenza episcopale campana, a firma del comitato organizzatore, l’agenzia in questione è invece definita “Direzione tecnica organizzativa” ma del pellegrinaggio dei fedeli dalla Campania ad Assisi. Nelle informazioni della Curia (punto 5, dove si spiega che ogni pellegrino deve essere munito del kit) si comprende inoltre in cosa esso consista. Per un costo di sette euro, l’agenzia fornisce cappellino; foulard; K-way; e libretto delle celebrazioni. Un segno di appartenenza, insomma, che nulla ha a che vedere con il fantomatico pass.
“La Conferenza Episcopale Campana, che si sta occupando dell’organizzazione dei gruppi della propria regione, ha incaricato un’agenzia di coordinare la partecipazione alle celebrazioni 2018 di San Francesco. Su richiesta della stessa Conferenza dei Vescovi della Campania, a fini informativi, è stata veicolata la comunicazione dell’agenzia da parte del Comune di Assisi alle strutture ricettive del proprio territorio. Si specifica che tutti i pellegrini, ovviamente e come sempre avvenuto, potranno accedere GRATUITAMENTE alle Basiliche e alle relative piazze per partecipare alla festa del Santo Patrono d’Italia”.
“Poiché sono previsti circa 10mila pellegrini solo dalla Campania, per favorire l’afflusso e facilitare gli obbligatori controlli da parte delle Forze dell’Ordine, verranno date indicazioni in merito alle modalità di accesso ai luoghi della celebrazione del 4 ottobre alle ore 10 (Basilica di S. Francesco) solo a seguito degli incontri con i tavoli preposti alla sicurezza. Ribadiamo nuovamente che, in ogni caso, gli accessi alle celebrazioni saranno GRATUITO. Dalle 6 del mattino del 4 ottobre, in via eccezionale, saranno inoltre sempre aperte, e fruibili a tutti i pellegrini, la Tomba e la Basilica Inferiore di San Francesco e verranno celebrate Sante Messe ogni ora fino alle 13.00”.
“Basta con le strumentalizzazioni a fini politici che mirano ad infangare la Città di Assisi” ha affermato il Sindaco “Si tratta solo di social-sciacallaggio. Si è scritto di ‘ulteriore gabella’ i cui proventi non si sa a chi andrebbero, ‘sgradevole novità’, dubbie ‘procedure di affidamento’. Tutto questo nulla ha a che fare con la realtà dei fatti. Visto il tenore e il tono dei commenti scritti in queste poche ore, basati su informazioni false ed infondate, il Comune di Assisi si riserverà di valutare azioni di tutela dell’immagine delle persone, della città e degli Enti coinvolti in tutte le opportune sedi legali. Prima di lanciare allarmismi, sarebbe bene appurare la veridicità delle questioni chiedendo informazioni a chi di dovere, senza veicolare messaggi che inequivocabilmente danneggiano, soltanto e comunque, la città di Assisi.”
Immediata la controreplica sulla bagarre delle celebrazioni 2018 di San Francesco, affidata a Facebook, del capogruppo pentastellato Fabrizio Leggio: “Invece di fare chiarimento e chiedere scusa per l’errore piuttosto grave commesso dal Comune, laddove si inoltrava comunicazione ufficiale che parlava di obbligatorietà di passare per un’agenzia privata e non si comunicava nessuna modalità alternativa, l’amministrazione tenta un improbabile contrattacco parlando di strumentalizzazione politica, web sciacallaggio, ed altre corbellerie del genere. Insomma, i cattivi siamo noi, che abbiamo sollevato il problema, messo in evidenza l’errore, dato il modo a chi di dovere di correggere il tiro. Addirittura in chiusura di comunicato si paventano velate minacce di non meglio specificate tutele da perseguire in tutte le sedi. Roba da non credere. Se la vogliamo mettere su questo piano, pronti! Saremo noi a questo punto a ricorrere in tutte le sedi, per verificare l’opportunità (anche legale) della comunicazione partita dal Comune”.
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