Se doveva essere una sperimentazione, la chiusura della ztl ad Assisi modalità bollino rosso è finita in chiaro scuro. A qualcuno piace, a molti di quelli che vivono la città e ci lavorano, non proprio. Ad aprire il fuoco è stato il presidente della Confcommercio, Vincenzo Di Santi, ma anche nella pagina Facebook del sindaco le critiche non si contano. Di semplici cittadini (spesso residenti nella zona di espansione), ma anche di commercianti, alle prese con criteri più restrittivi che mettono a dura prova l’operatività dei ristoranti e delle consegne.
Da Pasqua e fino al primo maggio, come noto, la giunta ha deciso la chiusura della ztl ad Assisi facendo diventare il centro storico una immensa zona rossa per permettere di viverlo e visitarlo ai turisti. Ma ai cittadini e a chi lavora ad Assisi (anche nei giorni da turismo tutto esaurito), è la domanda, chi ci pensa? Vero è che oramai molti assisani prendono l’auto anche per poche decine di metri e che spesso si pensa di parcheggiare “solo per cinque minuti” anche dove non si potrebbe, ma la tariffa agevolata a settanta centesimi (per ottenere la quale è necessaria una trafila che scoraggia molti residenti) per tutti i cittadini del Comune, non ha riscosso un grande successo.
“La chiusura della ztl ad Assisi non è stata discussa con noi, i commercianti l’hanno subita. Peraltro, nei periodi di grande afflusso turistico il grosso dei parcheggi è preso d’assalto dai turisti: visto che non ci sono quote riservate ai residenti, non è chiaro come questi, anche volendo, potrebbero beneficiare della tariffa agevolata”, spiega il presidente della Confcommercio Di Santi. Svariate le difficoltà: da chi chiede posti riservati nei parcheggi (anche se si ha l’abbonamento, è comunque caccia al posto), a chi chiede di conciliare le difficoltà dei cittadini-lavoratori con quelle dei turisti.
Da ripensare, se la chiusura della ztl ad Assisi sarà confermata anche prossimamente, anche la presenza costante degli agenti della polizia locale agli ingressi della città, così da indirizzare al meglio automobilisti e pedoni e offrire informazioni. In questo caso è tutto funzionato bene, ma il problema è gli agenti sono pochi, una trentina, e diventa difficile coprire le postazioni di accesso alla città, mattina e pomeriggio, gli uffici, le ‘pattuglie’ e senza dimenticare le manifestazioni come in occasione del 25 aprile. Peraltro, ricorda la Nazione Umbria, nella zona antistante il Serafico, occorre una doppia presenza per controllare l’accesso alla Ztl ed evitare che si formino file per il parcheggio Giovanni Paolo II. Per risolvere il problema del numero insufficiente di agenti, anche in considerazione del fatto che alcuni sono prossimi alla pensione, si sta pensando a un concorso.
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