Il cipresso di via Fontebella non c’è più: nella mattinata di martedì 19 maggio 2020 operai del Comune hanno tagliato l’enorme pianta, che secondo la vulgata popolare fu piantata nel 1936 in occasione di una visita della Regiona Giovanna di Savoia. Apparentemente a rendere necessario il taglio del cipresso di via Fontebella sarebbero state le condizioni precarie della pianta, da tempo trattenuta da tiranti e cresciuta oltre misura. Il cipresso sarebbe stato inoltre malato, ma non tutti sono d’accordo con questa tesi.
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“Stamattina – scrive un cittadino sul profilo Facebook del sindaco Stefania Proietti – mi sono trovato di fronte un’ennesima scena di macelleria a favore di un’Assisi sempre più anonima. È stato abbattuto il grande cipresso storico, centenario, posto di fronte l’Hotel Fontebella. Ha segnato il paesaggio per decenni e decenni. Gli addetti hanno voluto farmi credere che era morente , quando godeva ottima sapute. Poi non si dica che Assisi è votata all’ambiente”.
“Quando si celebrò il 25 anniversario della fondazione del WWF – una sintesi dell’indignato messaggio – l’allora sindaco Profumi propose al presidente in carica di allora , principe Filippo d’Edimburgo, di rendere Assisi capitale mondiale della Fondazione. E il presidente rispose, ‘Non c’è abbastanza verde’, segno che – conclude il cittadino – il male è vecchio e senza rimedio”.
Foto: Redazione AssisiNews / Andrea Cova p.g.c.
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