Il 25 maggio u.s., il Questore della provincia di Perugia, Dr. Antonio Sbordone, ha emesso nei confronti di un cittadino extracomunitario, avente a proprio carico numerosi “Alias identificativi”, il divieto di accesso all’area e vie adiacenti la stazione ferroviaria di Assisi per 6 mesi, se non per motivazioni legate alla fruizione dei servizi prestati in ambito ferroviario, l’inosservanza del Daspo urbano comporterà conseguenze di natura penale.
Nell’ambito di predisposti controlli eseguiti nei giorni 15, 16 e 17 maggio 2020 dal personale del Commissariato P.S. di Assisi, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, e dalla municipale assisana, agli ordini del comandante Antonio Gentili, il 39enne cittadino l’extracomunitario, gravato da svariati precedenti di polizia, senza fissa dimora e già destinatario di un Ordine di divieto di accesso emanato dal Questore di Perugia nello scorso 2019, veniva rintracciato mentre occupava la sala d’attesa della stazione ferroviaria di Assisi, senza che fosse in possesso di alcun titolo che ne giustificasse lo stanziamento.
Per tale motivo nei suoi confronti venivano emessi Ordini di allontanamento finalizzati a garantire, in ambito dello scalo ferroviario, i parametri igienico sanitari, nonché consentirne la libera accessibilità e fruizione dei servizi da parte degli utenti viaggiatori.
Come spiega la questura di Perugia, La legge 18 aprile 2017, n. 48 sulle “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città“ e la legge 1 dicembre 2018 n. 132 c.d. Decreto Sicurezza Salvini, prevedono un pacchetto articolato di misure il cui obiettivo è quello di potenziare l’intervento degli enti territoriali e delle forze di polizia nella lotta al degrado urbano, con un approccio che privilegia il coordinamento delle forze e la programmazione di azioni integrate nei confronti di quei soggetti che, stazionando in aree sensibili, magari svolgendo attività abusive o moleste, accentuano il disagio e il senso di insicurezza della cittadinanza.
Un ruolo centrale in tema di sicurezza urbana, definita come il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città, viene affidato ai Sindaci ed ai Questori. È prevista una sanzione amministrativa pecuniaria ed un ordine di allontanamento del Sindaco avente efficacia di 48 ore dall’accertamento del fatto, nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ‘ivi previsti’, limita la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture (fisse e mobili) ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, scuole, parchi pubblici, musei e luoghi di interesse turistico, presidi sanitari e aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli, individuati nei regolamenti comunali.4
Copia dell’ordine di allontanamento viene trasmessa al Questore che, in caso di reiterazione, qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, può disporre, con provvedimento motivato e per un periodo non superiore a dodici mesi, il divieto di accesso c.d. “Daspo Urbano”, a una o più delle aree di cui sopra, individuando, inoltre, modalità del divieto compatibili con le esigenze di mobilità, salute e lavoro del destinatario della misura.
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