Edicole votive profanate ad Assisi. Lo segnala il dottor Mauro Loreti. “Girando l’angolo di un viale, di una strada, di un vicolo, della nostra terra, ci aspetta lo sguardo rassicurante e benevolo della Madonna in un’edicola che le abbiamo costruita affinché la protegga. Chi non proteggerebbe la propria mamma?! Chi non le porterebbe un fiore?! Chi non la colmerebbe di affetto con parole dolci e filiali?! Per la nostra mamma terrena, anche quando non c’è più, ci premuniamo di onorarla con degli addobbi floreali, memori di ciò che ha rappresentato per ognuno di noi: la vita!”.
“Il termine Edicola deriva dal latino aedicula, diminutivo di aedes ("tempio") e
dunque il significato originario è "tempietto". La nostra mamma terrena è stata il tempio della nostra vita, così noi le offriamo il nostro tempio di mattoni affinché resti sempre vicina a noi, e ci protegga col suo tenero sguardo. La madre di Gesù è madre nostra, simbolo di tutte le mamme, proprio di tutte, anche lei ha accettato di crescere un figlio, esclusivo dono del cielo, nostro Signore, come tutte le mamme accettano di accogliere il figlio/a che Dio vuole donarle, in ogni modo ciò avvenga”.
“Da un po’ di tempo, da noi – scrive Loreti a proposito delle edicole votive profanate ad Assisi – invece dei fiori, qualcuno ha pensato che la madonnina meritasse dei sassi, invece delle poesie, meritasse le nostre bestemmie. L’Edicola di via della Francesca, all’incrocio con via Cantico delle Creature e via Salette, sotto San Damiano, e quella di via Ospedale delle Pareti in località San Pietro Campagna, hanno ricevuto delle sassate e il vetro si è ammaccato, quasi frantumato, ma, emblematicamente, come il cuore di una madre accetta di soffrire per un figlio, pur senza rinnegarlo, così il vetro della madonnina ha resistito alle sassate infrante incrinandosi, ma non si è rotto del tutto”.
Questo scempio, questo schiaffo alle mamme di noi tutti, anche di coloro che hanno osato tanto (credo che il loro cuore possa pentirsi) io vorrei che non fosse mai avvenuto …………, invece di fiori, sassi! Tanti di noi, come il dr. Giorgio Simonelli, che ha scattato le foto allegate, e che mi ha incitato a parlarne restando inorridito da tanto scempio, vorrebbero ora accarezzare la mamma di tutti e riparare la sua casa. Chi conosce i proprietari o sa il modo, si metta al servizio di questo bel gesto”.
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