Un uomo di 46 anni di Bastia Umbra, è stato destinatario nei giorni scorsi della misura cautelare della custodia in carcere in sostituzione della precedente misura degli arresti domiciliari in quanto resosi responsabile del reato di evasione. L’uomo – nel mese di maggio 2022 – si era reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e minacce in danno degli anziani genitori e per tali fatti veniva disposta prima la misura dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle persone offese, poi sostituita con la custodia in carcere con provvedimento del Gip lo scorso 23 marzo.
Reperito dall’indagato un nuovo domicilio ritenuto idoneo, il Giudice – ricorrendone i presupposti – disponeva la misura domiciliare con contestuale divieto di allontanarsi senza l ‘autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Nei giorni scorsi – a seguito di segnalazione al numero di pubblica utilità – i militari della compagnia di Assisi intervenivano all’interno di un bar in località Bastiola dove era stata segnalata la presenza dell’uomo che stava creando problemi alla barista e ai clienti; giunti immediatamente sul posto i militari non rintracciavano l’uomo che nel frattempo si era allontanato accortosi che la barista aveva chiamato le forze dell’ordine.
Avviate le ricerche dopo circa 30 minuti l’indagato veniva rintracciato nelle zone adiacenti al bar; al momento del controllo l’uomo – che emanava un forte alito vinoso confermava di essere stato al bar adducendo giustificazione ai militari verosimilmente poco credibili circa il suo allontanamento dall’abitazione- I militari hanno fatto una relazione alla Procura di Perugia che, alla luce dei fatti descritti (evasione dagli arresti domiciliari e condotta aggressiva e violenta) e valutata la non idoneità della misura cautelare degli avresti domiciliari, veniva chiesto un aggravamento della misura in esecuzione. Il Gip del Tribunale di Perugia, stante le gravi violazioni poste in essere dall’uomo alle prescrizioni relative alla misura degli arresti domiciliari, applicava la misura della custodia in carcere eseguita dai militari dell’ Arma.
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