Da stazione di servizio per carburanti, fonte anche di inquinamento del sottosuolo, ad area di recupero di materiali, in vista del loro riutilizzo, ad alta tecnologia, oltre che parcheggio e giardino. Si sta delineando il futuro dell’ex distributore di via Madonna dell’Olivo, oggetto nel tempo di preoccupazione da parte degli abitanti della zona.
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Dopo anni di abbandono, riporta la Nazione in edicola l’8 novembre 2017, si punta alla riqualificazione dell’ex distributore di via Madonna dell’Olivo: il progetto, dopo l’abbattimento dei manufatti e delle pompe che caratterizzavano la stazione di servizio (nel più recente periodo abbandonati e che offrivano un colpo d’occhio desolante, finalmente rimossi) prevede l’escavazione e la realizzazione di una palizzata per sostenere il muro a monte e il ripristino di un piazzale asfaltato (dopo la rimozione dei grandi serbatoi) dove il Comune deciderà cosa fare; nel contempo continua l’attività di bonifica del sottosuolo, legata a sversamenti dei prodotti petroliferi nel tempo.
Come anticipa il sindaco Stefania Proietti, “L’amministrazione vorrebbe realizzare nell’area un parcheggio, uno spazio verde e un punto di raccolta ad alta tecnologia di prodotti da recuperare: utilizzando, per quest’ultimo, il sottosuolo, schede elettroniche per l’accesso, controllo tramite telecamere”. Si attendono ulteriori incontri fra Comune ed Eni per vedere come questo potrà essere concretizzato, anche nell’ottica di una ‘restituzione’ al territorio dopo le vicende che hanno caratterizzato il distributore e il peso che ha avuto, anche in ambito ambientale, sulla zona. Alle preoccupazioni dei cittadini riguardo a impatto ed eventuali cattivi odori, è stato risposto che nell’ex distributore di via Madonna dell’Olivo verranno conferiti solo materiali da recupero.
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