Un vero e proprio parcheggio del degrado a Santa Maria degli Angeli: mentre continuano i problemi e la poca educazione in merito alla raccolta differenziata a Santa Maria degli Angeli, precisamente ai Portali, dove al di fuori delle campane del vetro viene depositato di tutto da utenti che sembrano non aver voglia di inserire gli involucri in vetro all’interno dei contenitori, balza agli occhi una vera e propria situazione di emergenza nel parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria, area usata anche da turisti.
In terra, fra erbacce alte, non curate e infestanti, ai lati dell’area, c’è di tutto, non solo residui di cibo, incarti e imballi, bottiglie in plastica e in vetro, ma anche alcune siringhe abbandonate da tempo sul catrame, lì rimaste depositate ormai da tempo. Un’immagine davvero negativa e brutta da vedere, con i contenitori per la spazzatura praticamente inutilizzabili perché andati distrutti. I residenti, al Corriere dell’Umbria, segnalano schiamazzi, bivaccamenti, urla, rumori causati da ciclomotori e corse in motorino, ma anche e soprattutto le siringhe, segno evidente di un vero e proprio stato di abbandono.
Oltre al parcheggio del degrado, spazzatura viene segnalata anche nella vicina area del parcheggio dello stadio “Migaghelli”, dove, sempre di notte, viene abbandonato di tutto a terra; altre segnalazioni arrivano in merito al cassonetto nella zona di Petrata che è stato preso di mira da cittadini o limitrofi che di notte passano, scaricano, e se ne vanno; lo stesso succede anche sulle rive del Tescio (dove è in atto un disboscamento), mentre nel centro storico, il forte turismo del ponte del primo maggio ha messo a dura prova i piccoli cestini, letteralmente strapieni di rifiuti; qualche giorno fa, inoltre, in via Bernardo da Quintavalle, quasi in piazzetta Sbaraglini, faceva bella mostra di sé un topo di 25 centimetri, mentre in alcune buche delle mura del centro c’erano cumuli di sigarette. Rimane infine aperto il problema del palazzetto delle Poste a Porta nuova, preso di mira dai graffitari.
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