Il Parco del Monte Subasio nel degrado, servono urgenti azioni di riqualificazione. Dopo la denuncia lanciata dal Corriere dell’Umbria l’anno scorso – la strada sommitale, in particolare nel tratto fra gli Stazzi (poco sopra l’Eremo delle Carceri) e la Madonna della Spella, nel Comune di Spello, è un tracciato che versa in condizioni disastrose il parcheggio è in realtà uno spiazzo sterrato e pieno di buche (che diventano piscine con la pioggia) e dove sono presenti spurghi dei cantieri e rifiuti vari (cassonetti nonostante) – tutto è rimasto uguale, anche se di recente l’amministrazione comunale di Assisi si è fatta capofila di un accordo per il rilancio, insieme a Spello, Nocera Umbra e Valtopina.
Lo segnala un lettore del quotidiano, dopo essersi rivolto (invano) a Comunità Montana, Ente Parco e Corpo Forestale. Da decenni il cittadino in questione, socio Cai e membro dell’Assisi Runners, frequenta il Parco del Monte Subasio e si interessa di flora e fauna locale, riscontrando una crescente inciviltà, con reti divelte e strappate per raccogliere fiori (in molti casi senza permesso).
Secondo la denuncia del quotidiano, la strada continua ad essere pericolosa, con buche e dossi, senza dimenticare la carreggiata ristretta, visto che dopo gli interventi di Provincia e Regione, in alcuni tratti è percorribile solo da un veicolo. Non va meglio nei luoghi più frequentati del Parco del Monte Subasio e dintorni. Il parcheggio dell’Eremo delle Carceri è in realtà uno spiazzo sterrato e pieno di buche (con tutti i disagi che ne derivano a causa della pioggia) e dove sono presenti spurghi dei cantieri e rifiuti vari, nonostante ci siano dei cassonetti. Negli ultimi tempi, inoltre, anche le auto posteggiate lungo la strada non sono più sicure, vetri infranti e furti sono in aumento, perfino nel parcheggio dell’Eremo. “Da parte mia – conclude il lettore – continuerò a frequentare il Parco del Monte Subasio, aspettando di vedere comparire l’aquila, il lupo o il capriolo, ad ammirare la fioritura in Primavera, a correre o arrampicare, a farlo amare a chi conosco, a pulirlo di mia iniziativa rischiando anche una denuncia perché non ho l’autorizzazione, come qualcuno mi ha detto!”.
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