Una serie di inesattezze sul Pincio dette in consiglio comunale per cui l’associazione Quelli del Bronx, dopo aver ascoltato il consiglio comunale (il punto in cui la giunta ha risposto all’interpellanza del consigliere Fabrizio Leggio sul Parco Regina Margherita), fa chiarezza su alcuni punti sollevati “premesso che, in alcun modo, è nostra intenzione entrare in dialettiche politiche, non appartenendo le stesse agli scopi della nostra Associazione; siamo però, a tutela della nostra immagine, costretti a fornire alcune sostanziali precisazioni”. Tutto nasce da un’interpellanza del consigliere pentastellato che chiedeva lumi sulle condizioni della struttura, ricordando la chiusura delle terrazze del belvedere, interdette da dopo il terremoto del 1997, sulle condizioni del laghetto e del relativo ponticello. Leggio chiedeva al Comune di valutare la sistemazione dell’area verde e se fosse il caso di potenziare il Pincio come parco giochi per i bambini, magari stanziando qualcosa nel bilancio preventivo.
Ma la risposta del sindaco Stefania Proietti e del vicesindaco Valter Stoppini non è piaciuta a Quelli del Bronx, che dopo aver inviato una pec al sindaco, ha postato la lettera aperta nella sua pagina Facebook, spiegando tra l’altro che la perdita d’acqua del laghetto (che il vicesindaco Valter Stoppini ha detto mai essere stata segnalata) è stata invece più volte verbalmente comunicata agli uffici competent, mentre a maggio è stata inviata una raccomandata. Il sindaco ha poi parlato di una mancata comunicazione con l’Ente e assenza di contatti, “peccato che l’Ente – ribattono Quelli del Bronx – non ci abbia mai convocato, mentre noi abbiamo relazionato semestralmente come da punto 10 della convenzione, ed abbiamo inviato mediante PEC in data 20/07/2017, una richiesta d’incontro, finalizzato all’analisi delle problematiche esistenti ed all’illustrazione di alcuni progetti da sviluppare sulla struttura, tra i quali il ripristino del ponticello, senza che la stessa abbia avuto seguit”.
Per quanto riguarda la mancata osservanza del capitolato di affidamento in merito alla manutenzione straordinaria, il Bronx replica che “la straordinaria manutenzione è prevista esclusivamente per la realizzazione di opere quali staccionate, gradini in legno ecc., previa fornitura di materiale da parte dell’amministrazione comunale e ciò è stato fatto fintanto che tale materiale ci è stato fornito”, mentre sul fronte della “carente ed indecorosa manutenzione ordinaria”, Quelli del Bronx pensano sia evidente che “il Parco, negli ultimi anni sia rifiorito. Indubbiamente c’è molto da fare e stiamo cercando di gestire al meglio le risorse economiche messe a disposizione (6.400 eeuro) ed il tempo degli associati, i quali, lo ricordiamo, sono esclusivamente dei volontari. Quando si verificano eventi atmosferici particolarmente violenti come accaduto la scorsa settimana o quando vengono fatti lavori straordinari come nel caso dello svuotamento del laghetto appena concluso può accadere che ci siano cumuli di foglie o di detriti, ma si tratta di occasioni assolutamente sporadiche ed eccezionali. Allo stato non ci risultano critiche tali da definire ‘indecorosa” la gestione.
Infine, la vigilanza, che è vero che spetta al gestore, ma è vero anche che, “per il gestore, la mancanza di strumenti giuridici idonei ad impedire che la maleducazione ed il vandalismo abbiamo il sopravvento. I fenomeni di danneggiamenti subiti, anche molto gravi, sono stati puntualmente denunciati. Avendo constatato che si verificano principalmente al mattino ed in orari scolastici, abbiamo proposto un cambiamento dell’orario di apertura (Raccomandata A/R del 19/01/2017) ed abbiamo anche richiesto la collaborazione da parte delle forze di polizia, mediante passaggi occasionali quale deterrente per evitare il proliferarsi dei danneggiamenti”. Al termine della lettera, Quelli del Bronx “auspicano di aver fornito esaustivi chiarimenti” e ribadisce “la massima disponibilità ad accogliere suggerimenti e critiche ed a collaborare al fine di migliorare la fruibilità del Parco. Al contempo però – è scritto nella nota – qualora l’opinione pubblica o l’amministrazione comunale, ritenga che il nostro operato non corrisponda a quanto previsto dall’affidamento, avete gli strumenti giuridici (punto 11 della convenzione) per esercitare il diritto di recesso. Comunque fieri di quanto fatto fino ad ora e disponibili ad aiutare qualsiasi futura gestione”.
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