Rubano uno scalandrino e lo piazzano nel campanile della chiesa di Tordandrea di Assisi. È successo lo scorso weekend nella frazione assisana, autore della bravata probabilmente qualche ragazzo, del posto o da fuori.
A salvare “l’attrezzo” i vigili del fuoco e i carabinieri di Assisi: i caschi rossi assisani hanno chiesto l’invio della grande scala mobile che è arrivata a Tordandrea di Assisi da Perugia permettendo a due componenti della squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Assisi, di salire ed operare in completa sicurezza, per estirpare la pianta e rimuovere i pezzi di muratura già “allentati” dalle radici di un alberello cresciuto sulla cima del campanile. Il tutto sotto lo sguardo di un gruppo di cittadini che hanno assistito curiosi all’operazione conclusasi con la riconsegna dello “scalandrino” al proprietario.
La notizia è stata segnalata al Corriere dell’Umbria in edicola questa mattina dall’ex presidente del consiglio Paolo Brufani, che ne “approfitta” per chiedere alla giunta Proietti una verifica tecnica delle reali condizioni statiche del campanile di Tordandrea di Assisi, di programmare eventuali interventi di restauro (estetico-funzionale ed eventuale miglioramento strutturale o adeguamento sismico e anche di creare “infrastrutture” socio-culturali adeguate ai tempi moderni nelle piccole realtà, “perché la vicenda – sostiene Brufani – apparentemente di poco conto, è sintomo anche di un certo disagio sociale”.
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