Hanno subìto un’accelerazione i lavori alla Torre del Capitano del Popolo, monumento simbolo della città di Assisi in piazza del Comune, che si sta riqualificando per renderla accessibile ai cittadini residenti e ai turisti. Anche visto il ritorno del Calendimaggio, il cantiere che attualmente copre la Torre e occupa una porzione di Piazza dovrebbe essere sgomberato entro fine mese, con l’obiettivo di avere uno spazio totalmente libero e in grado di ospitare in sicurezza palco e manifestanti. Di certo c’è che la settimana scorsa il sindaco Stefania Proietti ha effettuato un sopralluogo pubblicando alcune foto con la didascalia: “A breve la Torre del Popolo sarà di tutti”. E nella giornata di lunedì, hanno attirato l’attenzione di turisti e cittadini i sopralluoghi di sicurezza compiuti dai vigili del fuoco.
Il costo complessivo dei lavori ammonta a 468 mila euro, di cui 348 finanziati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia su richiesta dell’amministrazione comunale che ha provveduto a completare le risorse mancanti. I lavori sono finalizzati alla valorizzazione di un’opera storica e molto cara alla comunità; con il supporto della Soprintendenza si è proceduto al restauro del paramento murario interno che è ricchissimo di tracce pregevoli come archi e capitelli. Entro il mese di aprile verranno realizzati i nuovi solai e ultimate le relative opere murarie. Successivamente il cronoprogramma prevede lo smantellamento dell’impalcatura esterna e la ripresa dei lavori interni con la realizzazione della scala e delle opere complementari. L’obiettivo dell’amministrazione è di rendere fruibile la Torre del Capitano del Popolo, grazie a un sistema di scale a rampa elicoidale in ferro, e dall’alto di 50 metri sarà possibile godere di una vista panoramica veramente suggestiva.
La storica corte interna (in cui sono ben visibili le murature di epoca romana oltre che quelle medievali) tornerà a essere uno spazio disponibile e infine si procederà all’adeguamento dell’impianto di illuminazione monumentale per enfatizzare di notte il più possibile ogni angolo della Torre; nel progetto rientra anche la riqualificazione del sistema campanario e dell’orologio. La Torre del Capitano del Popolo, costruita tra il Palazzo del Capitano del Popolo e il Tempio di Minerva, affonda le sue radici sin dalla metà del 1200, è stata rappresentata da Giotto nel primo affresco del ciclo della Basilica Superiore di San Francesco, e fu conclusa definitivamente nel 1305; un secolo e mezzo dopo fu installato il grande orologio che ancora oggi segna i ritmi della comunità. Nel 1926, in occasione del settimo centenario della morte di San Francesco vennero realizzati i merli e fu apposta la Campana delle Laudi in bronzo con cesellato il cantico delle Creature e l’immagine del Santo.
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