Non ce l’ha purtroppo fatta la giovane 23enne che giovedì 26 settembre pomeriggio, colpita da un malore, era stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia in prognosi riservata e in condizioni gravi. Secondo le prime informazioni, Gaia P., mentre si trovava in uno studio medico del comprensorio, la giovane avrebbe avuto un arresto cardiocircolatorio, per cause al momento da chiarire. Le condizioni della giovane sono subito apparse gravissime, e oltre all’ambulanza e all’automedica del 118 dal locale nosocomio, è stato chiamato anche l’elisoccorso Nibbio 1.
Come detto al momento non è chiara la dinamica dei fatti, né il perché la giovane sia stata colta da un malore. Immediata, questo sì, la chiamata al 118 per richiedere i soccorsi: sul posto sono in prima battuta arrivati l’ambulanza con l’automedica dell’ospedale di Assisi ma, per velocizzare i soccorsi, si è levato in volo anche “Nibbio”. La giovane, dopo le prime cure del caso prestatele dal personale sanitario assisano e perugino, è stata portata all’ex Silvestrini del capoluogo umbro, dove come detto purtroppo è spirata nel pomeriggio di domenica, 29 settembre.
Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Assisi guidati dal capitano Vittorio Jervolino e quelli della locale stazione agli ordini del maresciallo Ventrici, che hanno informato l’autorità giudiziaria dell’accaduto e che ora indagano per accertare la dinamica esatta di quanto successo giovedì pomeriggio. Si attende ora di capire se, come sembra certo, sarà disposta l’autopsia che servirà a chiarire i contorni della tragedia. Profondamente colpite due comunità, quella di Assisi a Bastia Umbra, dove la giovane aveva studiato durante le superiori e dove vivono i familiari della 23enne e dove la giovane spesso tornava dai suoi studi romani, dove aveva già preso la laurea in design.
Tra i messaggi di cordoglio, quello dell’amministrazione comunale di Assisi: “In questo momento tragico per tutta la comunità – afferma il sindaco – non possiamo che stringerci attorno ai familiari della giovane, interpretando il dolore dell’intera città di Assisi e in particolare di Santa Maria degli Angeli dove Gaia viveva con la famiglia. Sconvolti dal dolore possiamo, mentre insieme a loro piangiamo la perdita di Gaia, solo dire che non lasceremo soli i familiari e gli amici”.
Foto di Rodion Kutsaiev | via Unsplash
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