A tre anni dalla sua ultima visita, Vladimir Putin è pronto a tornare in Italia e lo potrebbe fare nel corso di una “visita spirituale” – alla quale potrebbe partecipare anche un alto rappresentante della Chiesa ortodossa – che, oltre al Vaticano (con un omaggio a Papa Francesco), forse toccherà anche Assisi. L’anticipazione arriva dalla Gazeta Wyborcza, giornale polacco, e dal quotidiano La Stampa, anche se al momento in Prefettura nulla si sa (nel corso di un recente incontro si è parlato solo di Angela Merkel e del Giro d’Italia; va però detto che la visita del presidente russo sarebbe tra settembre e ottobre e gli eventi succitati a maggio) e Assisi Pax International, che avrebbe invitato Vladimir Putin ad Assisi per consegnargli la Palma d’oro, parla del riconoscimento al presidente russo come di una delle possibilità sul piatto.
Secondo i due quotidiani succitati, lo scorso martedì una delegazione di Assisi Pax Onlus, guidata dal presidente Pietro Matarese, è volata in Russia per incontrare l’arcivescovo ortodosso Hilarion Alfeev, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del patriarcato di Mosca. Secondo un report diplomatico consultato da «La Stampa» e dal quotidiano polacco «Gazeta Wyborcza», Vladimir Putin avrebbe manifestato la sua disponibilità a venire ad Assisi per ricevere il riconoscimento. Chiedendo, allo stesso tempo, una cerimonia con un carattere marcatamente «spirituale». Per questo motivo Putin avrebbe espresso il desiderio di venire in Italia accompagnato da «alti rappresentanti della Chiesa ortodossa», proprio in un’ottica di dialogo interreligioso. Secondo quanto riportato nella nota diplomatica, l’arcivescovo Antonio Mennini avrebbe già assicurato che la Santa Sede intende essere rappresentata ad Assisi con una figura “di pari grado” a quella che accompagnerà Putin. Teoricamente, dunque, se venisse il Patriarca Cirillo, spetterebbe al Papa. Fonti del Vaticano, però, fanno sapere che al momento non risulta.
Assisi Pax International, associazione fondata da Padre Polidoro, vuole assegnare a Putin la Palma d’oro per la pace, riconoscimento che viene dato a capi di Stato e personalità “particolarmente benemeriti per il loro lavoro di pace”. Il riconoscimento, consegnato tra gli altri a Mikhail Gorbachev, Ronald Reagan e Benedetto XVI, verrebbe consegnato a Vladimir Putin per i suoi “sforzi di pace in Medioriente” . Secondo Gazeta Wyborcza, rappresentanti di Assisi Pax International avrebbero contattato Putin tramite Hilarion Alfeyev – vescovo di Volokolamsk e presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e il presidente, già messo al corrente in maniera informale della cosa, avrebbe accettato il riconoscimento, non escludendo di ritirarlo proprio ad Assisi. Da Assisi Pax International non conferma né smentisce: “Il riconoscimento a Putin è una delle possibilità”, il commento, mentre a La Stampa Pietro Matarese, presidente dell’associazione e generale della Guardia di Finanza, si sbottona di più. “In questo momento storico delicato, vogliamo che il dialogo prenda il posto della conflittualità. Per ragioni di sicurezza non posso ancora confermare in modo ufficiale il nome della persona da noi indicata. C’è un’intesa di massima, ma attendiamo che la sua disponibilità ci venga comunicata ufficialmente. Noi ci teniamo a disposizione. E da buoni cattolici confidiamo nella Divina Provvidenza”.
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