Un’assemblea di assisani per discutere della storia del Calendimaggio e concludere con un acceso pur rispettoso confronto sulle decisioni ultimamente deliberate dall’Ente e dai consigli delle Parti. La serata “I canti di calendimaggio, 60 anni di storia e cronistoria”, organizzata dall’associazione Commedia Harmonica e andata in scena martedì sera, ha registrato un pieno di pubblico assisano davvero raro, a testimonianza che gli assisani non sono affatto distratti e lontani da quanto accade ad Assisi. L’allestimento della serata era corredato da un video con immagini dei primi calendimaggi e un manichino rivestito del costume del 1954 che appartenne all’”antico menestrello” di Parte de Sotto: vero convitato di pietra della serata.
In apertura, quale cerniera al primo Calendimaggio che nasce dalla tradizione delle serenate, l’esecuzione di “Nella notte buia e nera” con l’accompagnamento alla chitarra di Vincenzo Cipriani, testimone dello storico gruppo dei menestrelli di Assisi. A seguire la presentazione del quadro del pittore Pietro Falcinelli, Pietruzzolo, partecipante al concorso per il manifesto del 1955 che con immediatezza pittorica rende il significato spirituale del Calendimaggio: allegoria della Festa di canto e poesia con un menestrello in costume mentre con arte “eleva” la città di Assisi. Grande insegnamento per noi postumi calendimaggiari per riflettere sul nostro operato e come essere sempre conformi ai Padri Fondatori
.
La serata si è sviluppata agevolmente nel canto dell’Insieme Vocale Commedia Harmonica iniziando con “La Gagliarda” di Baldassarre Donato primo brano d’obbligo dell’edizione 1954 e via via con altri canti polifonici significativi del repertorio fino all’esecuzione della chanson “Le chant de oyseaux” di Clément Jannequin celebre perché più volte eseguita dai Cori delle due Parti, Sopra e Sotto. Canti e racconti a braccio anche con testimonianze dei presenti, storia e cronistoria, di decennio in decennio fino ai nostri giorni, di quanto succedeva nella società di quegli anni e di quanto influiva nella sensibilità di coloro che costruivano le varie edizioni di Calendimaggio.
Dunque, se la serata fosse terminata con racconti e canti, il cronista avrebbe concluso: è stata un’occasione in più per sentirci tutti noi assisani uniti e in pace.
“Ma poi – è scritto in una nota dell’associazione – è iniziata la discussione con variati interventi, pur pacatissimi, di alcuni che in passato o nel presente hanno rivestito in prima persona ruoli costruttivi per la realizzazione della Festa. Sono stati sollevate varie critiche come agli attuali Bandi di Sfida molto spesso al limite dell’accettabile per forma e contenuto… o al fatto che il Calendimaggio stia perdendo la sua originale creatività… o che i Cori debbano ancor più riacquistare la centralità ad essi affidata fin dal primo Statuto del 1954… o se sia opportuno insistere sull’allungamento ai quattro giorni della durata della manifestazione… o se invece prima o dopo il Calendimaggio si possa ideare altro per motivi di necessità turistiche… come ultimamente si è deliberato”.
La Presidente del Consiglio comunale Donatella Casciarri (intervenuta insieme all’assessore Simone Pettirossi e al Presidente dell’Ente Lanfranco Pecetta) “ha illustrato le ultime decisioni dell’Ente Calendimaggio: l’edizione prossima dei quattro giorni di Calendimaggio – ricorda Commedia Harmonica – oltre al conosciuto svolgimento vedrà la presenza di mostre del costume nonché artisti di strada che in diversi luoghi e diverso orario daranno vita autonomamente a espressioni di vita medievale (da precisare nei particolari) a beneficio dei turisti che potranno così accedere alla conoscenza del Calendimaggio (così si auspica) e anche dar loro punteggio (da chiarire)”. I più meritevoli potranno esibirsi il venerdì pomeriggio nella piazza centrale, luogo deputato alle Parti per le loro rappresentazioni, ed essere premiati (da precisare). La Presidente Casciarri ha sottolineato che tale iniziativa è ideata e deliberata dall’Ente Calendimaggio e approvata dai Priori maggiori delle due Parti”.
Il pubblico, secondo Commedia Harmonica, “avrebbe espresso alcune obiezioni, in particolare riguardo all’intromissione di soggetti estranei al contesto assisano e al Calendimaggio in una manifestazione che potrebbe essere alterata nel messaggio rivolto ai visitatori turisti. Altra obiezione riguarda il fatto che, sembra, tali esecutori artisti siano (non chiarito) remunerati per la loro presenza. Insomma, è sembrato che il tutto sia ancora in fieri e pertanto da definire. Il confronto si è concluso esprimendo apertura all’idea ma unitamente alla forte volontà di trovare occasione di pubblico approfondimento, magari con ulteriore incontro assembleare, per definire modalità e utilità condivise da tutti e non deliberate verticisticamente, per la semplice ovvia ragione che il Calendimaggio è espresso realizzato da sempre dagli assisani”.
© Riproduzione riservata

