La fascia olivata di Assisi-Spoleto continua la sua marcia di riconoscimento a paesaggio rurale e con la candidatura ai progetti Fao e Unesco. Questa mattina la visita della delegazione Fao è partita dalla Rocca Maggiore di Assisi, per poi proseguire nei territori interessati, ossia Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto.
La FAO ha sviluppato dal 2002 un progetto mondiale per la protezione del paesaggio rurale tradizionale. Si tratta di aree (distribuite soprattutto in Asia ed in Sud America) che conservano pratiche e sistemi agricoli in grado di assicurare la produzione di cibo, mantenere la biodiversità e contribuire alla qualità della vita della popolazione. L’Italia, in particolare il ministero dell’agricoltura, e la FAO, stanno lavorando per estendere il progetto all’Europa, soprattutto in relazione al registro dei paesaggi rurali storici in corso di realizzazione.
Rispetto ai paesaggi culturali dell’UNESCO, che pongono maggiore attenzione agli aspetti culturali ed estetici, la FAO si interessa – spiegano i siti web specializzati – soprattutto alle popolazioni locali e alle loro pratiche agricole, forestali e pastorali. L’obiettivo è di salvaguardare modelli agrosilvopastorali che contrastino le tendenze in atto che favoriscono l’industrializzazione dell’agricoltura, o l’abbandono, mantenendo un equilibrio fra sistemi produttivi e biodiversità.
L’Italia già lavora a un protocollo d’intesa con la FAO nell’ambito di un programma mondiale dedicato proprio al paesaggio rurale con particolare attenzione alle produzioni e ai piccoli agricoltori, con l’obiettivo di puntare alla salvaguardia dei paesaggi e a un’agricoltura sostenibile. La fascia olivata Assisi – Spoleto ha chiesto di entrare nel “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali”. Il Registro si affianca a strumenti di tutela internazionale, quali i Paesaggi Culturali dell’UNESCO, ed è in sintonia con il nuovo programma FAO dedicato al paesaggio rurale, per la specifica attenzione rivolta alle forme di produzione, alla biodiversità e all’attività degli agricoltori. L’entrata nel registro della fascia olivata pedemontana Assisi – Spoleto è dunque un primo passo per intraprendere il percorso delle candidature FAO e UNESCO.
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