Il Movimento 5 Stelle accende i riflettori, a livello comunale, regionale e nazionale, sulla Colussi di Petrignano, con una doppia interrogazione in consiglio regionale e al Ministero dello Sviluppo Economico, per avere risposte chiare sul futuro dell’azienda e del sito produttivo assisano, i cui lavoratori sono in contratto di solidarietà e hanno visto una notevole riduzione dei turni di lavoro per scelta aziendale.
Le interrogazioni sulla Colussi di Petrignano nascono dopo un incontro sul territorio voluto dal M5S Assisi e al quale hanno partecipato l’europarlamentare Laura Agea, l’onorevole Tiziana Ciprini, i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, oltre al consigliere comunale Fabrizio Leggio. “Subito dopo l’allarme lanciato dai sindacati – spiega Leggio – abbiamo letto tante dichiarazioni di solidarietà, ma grazie alla rete del Movimento abbiamo scelto di muoverci in maniera diversa: abbiamo prima fatto un meet-up e poi in incontro sul territorio, dal quale sono nate due interrogazioni”.
Lunedì Ciprini, membro anche della Commissione Lavoro, ha interpellato il Ministero dello Sviluppo Economico e ieri, analoga interrogazione è stata depositata in consiglio regionale.
“La Giunta spieghi se è a conoscenza della situazione dello stabilimento Colussi di Petrignano di Assisi e se non ritenga opportuno richiedere quali siano le reali intenzioni dell’azienda in termini di nuovi investimenti e di mantenimento dei livelli occupazionali”, chiedono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Nell’atto ispettivo viene spiegato che “lo stabilimento Colussi di Petrignano inizia a subire un calo di lavoro e della produzione per la progressiva perdita della linea delle fette biscottate e alla fine del 2014 viene aperta una procedura di cassa integrazione guadagni e a gennaio del 2015 la società ricorre ai contratti di solidarietà, tuttora in essere. Alla fine del 2015 il sindacato ‘Ugl agroalimentare Umbria’ segnalava il calo della competitività dello stabilimento di Assisi riconducibile, secondo il sindacato, alla mancanza di investimenti in ammodernamento tecnologico delle linee di produzione, nella progettazione e nel marketing”. Liberati e Carbonari rilevano che “è emerso il rischio dello spostamento della produzione, che metterebbe in discussione il futuro occupazionale di 480 lavoratori, coinvolti nel percorso degli ammortizzatori sociali. Mentre va avanti la vertenza in chiave locale del trasferimento della produzione delle fette biscottate da Petrignano a Fossano – aggiungono -, il gruppo Colussi sarebbe intenzionato ad aprire un nuovo stabilimento in Thailandia e in Messico”.
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