Il Movimento 5 Stelle va all’attacco sul caso Colussi: in una nota firmata dalla parlamentare europea Laura Agea, dall’onorevole Tiziana Ciprini, dai consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari e dal consigliere comunale Fabrizio Leggio, in particolare, si ricorda l’immobilismo del Pd (“Abbiamo raccolto critiche e accuse da parte di Simone Pettirossi e Federico Masciolini che hanno definito la nostra battaglia per i dipendenti ‘alzare inutili polveroni’) e come l’unico atto concreto prodotto dal Pd sia, al momento, il question time di Giacomo Leonelli a luglio in Regione.
“Restiamo contrariati ma non sorpresi dalla notizia della procedura di licenziamento collettivo per 125 dipendenti della Colussi a Petrignano di Assisi. Nei mesi scorsi – ricordano i pentastellati – abbiamo portato il caso alla Camera dei deputati e in Regione, mentre l’eurodeputata Agea ha interrogato il Parlamento europeo mettendolo a conoscenza del rischio licenziamenti e della recente politica aziendale della Colussi”. Agea, Ciprini, Liberati, Carbonari e Leggio definiscono “imbarazzante” la dichiarazione della presidente Catiuscia Marini a maggio 2016 (“Ho apprezzato particolarmente – diceva la presidente) l’impegno della Colussi per nuovi investimenti che contribuiranno al consolidamento e ad un auspicabile ulteriore sviluppo dell’occupazione”), che i pentastellati ricordano essere “investimenti per l’abbattimento dei costi di produzione mentre i dipendenti avevano il contratto di solidarietà”.
Il M5S ‘bacchetta’ anche alcune sigle sindacali “che hanno consigliato ai dipendenti di non provocare l’azienda così da evitare ritorsioni e rovinare la trattativa interna. Sembrerebbe una totale disfatta su tutti i fronti, ma c’è di più, molto di più”. I pentastellati ricordano che “proprio il giorno prima dell’annuncio dei licenziamenti, sia il sindaco Proietti che il PD hanno inviato un comunicato di solidarietà ai dipendenti. “Il sindaco – aggiungono Agea, Ciprini, Liberati, Carbonari e Leggio – ha puntato l’attenzione su un recente piano di investimenti a km 0 dell’azienda (la Colussi avrebbe presentato un progetto per accedere a finanziamenti regionali tramite P.S.R.); ci sembrano buone ragioni per ipotizzare un gioco forza tra la Colussi e la Regione: se l’Ente approva il progetto, l’azienda potrebbe ritirare una parte dei licenziamenti e il PD potrà far credere di aver salvato alcuni dipendenti. Per scongiurare ogni dubbio e confutare questa ipotesi, chiediamo pubblicamente al sindaco Stefania Proietti di convocare immediatamente un Consiglio comunale aperto invitando l’azienda Colussi e i rappresentanti sindacali così da fare chiarezza sul numero reale degli esuberi”.
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