Nuovi controlli per l’arredo urbano e l’occupazione del suolo pubblico, con multe e proteste. La polizia locale ha elevato le prime sanzioni (in particolare per la merce esposta al di fuori dei negozi) che subito hanno fatto discutere. Dall’amministrazione si parla di discorso di salvaguardia dell’immagine della città e un modo di tutelare coloro che sono in regola con la normativa in materia, ma le proteste fioccano viste le difficoltà di un comparto turistico alle prese con meno turisti e meno soldi. La Confcommercio ha inviato una nota per ricordare che i controlli riguardano in particolare spallette, per l’esposizione delle merci (a volte svolazzanti, a volte invadenti), le bacheche e tutto quanto previsto nell’ambito dell’arredo urbano (compresi menù, insegne, listini, fiorere, ecc.).
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Nella missiva è contenuto anche l’invito a rispettare quanto dettato dal regolamento, ricordando che i controlli sull’arredo urbano riguardano in particolare il divieto di esposizione di qualsiasi merce all’esterno dell’edificio; la necessità, per tutte le «spallette» delle attività commerciali di essere autorizzate secondo le modalità previste (compilazione di apposita modulistica), fermo restando che possono essere inserite un massimo di n. due espositori / pannello amovibili su spalletta (per ingresso), che dovranno essere rimosse con la chiusura giornaliera dell’esercizio commerciale; ai pubblici esercizi è consentito l’esclusivo utilizzo di un solo menù su apposito cavalletto con dimensione massima stabilita e non è consentita nessuna altra forma di pubblicità o di esposizione relativamente ai propri menù.
La Lega Nord, invece, va all’attacco sui controlli per l’arredo urbano, citando le parole del Pd di Bastia Umbra, il cui segretario, Giacomo Giulietti, è un vigile urbano ad Assisi: “Abbiamo già detto, ma giova ricordarlo, che il metodo adottato dall’Amministrazione è il peggiore possibile. La consuetudine che non solo può essere assunta a norma, se non adeguatamente informati su diverse disposizioni, adesso è stravolta dal ferreo e invasivo controllo, alla ricerca di ogni possibile occasione di incasso. Con atteggiamento spesso arrogante e di supponenza, si intima di pagare un orpello, alla già tanto tartassata imprenditoria locale”.
“Scusate – dice Stefano Pastorelli, coordinatore del Carroccio – abbiamo ripreso come Lega Nord di Assisi l’inizio dell’articolo del PD contro le multe sui controlli per l’arredo urbano a Bastia Umbra, ops! Ci domandiamo ma allora chi ha ragione? il PD di Bastia Umbra e l’unione comunale del PD bastiolo, capitanata dal segretario Giulietti che lavora in maniera professionale come Vigile ad Assisi? Oppure – si chiede ancora la Lega Nord Assisi – la necessità di fare cassa o come chiede ai commercianti Confcommercio Assisi di conoscere bene le normative. Il Pd a Bastia tuona contro le multe ai commercianti mentre ad Assisi fa rispettare la legalità. Signori – conclude la nota – chi ci capisce è bravo in questa corsa al governo del PD vediamo tanta confusione come per la gestione degli immigrati. Sempre più convinti, devono andare tutti a casa”
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