Dopo i 125 licenziamenti alla Colussi annunciati dall’azienda, arrivano le reazioni politiche: oltre a quelle di Rifondazione e di Marco Squarta di Fratelli d’Italia, per la presidente della Regione Catiuscia Marini e l’assessore Fabio Paparelli annunciano la convocazione di un Tavolo per le vertenze umbre. “Pensiamo sia utile una valutazione più approfondita, da parte dell’azienda, che consenta, anche a seguito del confronto con le organizzazioni sindacali, di rivedere tale decisione”. Per i due amministratori, l’annuncio di questi licenziamenti, unitamente alle altre vertenze già in essere alla Perugina, alla Novelli ed in altre aziende del settore alimentare, impongono non solo tavoli di confronto nel merito delle singole vertenze, ma necessitano di una responsabilizzazione condivisa da parte di tutti”.
Per Giacomo Leonelli, segretario del Pd Umbria e consigliere regionale, “La procedura di licenziamento collettivo, desta forte preoccupazione. Dopo l’esubero di personale annunciato nel mese di luglio dall’azienda in occasione della presentazione del piano industriale – ha detto Leonelli – che, con orizzonte triennale, prevedeva tra 50 e 60 esuberi, a fronte di investimenti complessivi per circa 80 milioni di euro, la notizia che oggi quegli esuberi verrebbero ad essere raddoppiati suscita anche perplessità”.
Il consigliere regionale, ed ex sindaco di Assisi Claudio Ricci, in una interrogazione urgente, presentata in Consiglio Regionale, chiede alla giunta “quali azioni si intendono intraprendete, anche nel quadro nazionale (MISE, Ministero dello Sviluppo Economico) per evitare i 125 licenziamenti alla Colussi, soprattutto in questo momento di crisi aziendali regionali. Inoltre si domanda quali strategie, di sviluppo economico del territorio, si pensa di attivare in Umbria nel breve periodo, visti i parametri negativi anche recenti su perdita di posti di lavoro e povertà”.
Sulla vicenda dei licenziamenti alla Colussi, interviene anche l’onorevole forzista Pietro Laffranco, che ha mobilitato il Governo, “Dopo le vicende della Novelli, della Perugina, ora volge al peggio anche quella della Colussi di Petrignano – dice – completando in termini negativi un quadro economico e sociale umbro desolante e molto preoccupante”. Per Elisabetta Piccolotti, della segretaria regionale Umbria di Sinistra Italiana “Con la Colussi abbiamo di nuovo il caso di un’azienda che promette di investire decine di milioni di euro e licenzia oltre 120 persone. Serve quindi qualcuno che abbia il coraggio di costruire una svolta e sostenere con le proprie forze – e con nuove idee – le lotte di quanti nella nostra regione stanno protestando per chiedere alternative al declino. E serve una forma di generalizzazioni di queste lotte, che coinvolga tutta la regione e tutta la cittadinanza. Sinistra Italiana, insieme alle altre forze della sinistra umbra, è impegnata per questo a fianco dei lavoratori della Perugina, della Colussi, della Novelli e dei tanti altri ancora che sono in difficoltà. Costruiremo un cantiere per avanzare proposte concrete che possano fermare lo strapotere delle multinazionali, che sostengano un percorso di redistribuzione del lavoro che c’è (dalle generazioni più anziane verso quelle più giovani, da chi lavora un numero troppo alto di ore verso chi un lavoro proprio non ce l’ha), che costruiscano nuove tutele nel mondo del lavoro e in quello del welfare. La finanziaria sarebbe stata un’ottima occasione per costruire queste politiche. Peccato che il Pd di Matteo Renzi da tanti anni abbia altre priorità”.
Il consigliere Attilio Solinas (misto – Mdp) esprime “sconcerto” per i licenziamenti alla Colussi, sottolineando come «manca una politica industriale a livello nazionale e occorre una svolta seria anche in Umbria, con investimenti pubblici ed un impiego delle risorse europee che porti realmente ad un rilancio del lavoro”. Intanto, a breve, sulla questione dei licenziamenti alla Colussi saranno convocate le assemblee di fabbrica e martedì 17 si torna a trattare in Confindustria, mentre si muove anche la giunta: previsto un incontro in Comune oggi pomeriggio alle 16.
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— Stefania Proietti ن (@stef_proietti) 11 ottobre 2017
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