Turismo ad Assisi, la giunta invita gli operatori turistici e le associazioni di categoria a pensare al 2018. Per fare il punto della situazione e programmare il futuro, è stato convocato un incontro per venerdì 9 Giugno alle 17; saranno presenti il Sindaco Stefania Proietti e l’Assessore Eugenio Guarducci. L’incontro, nella sala della Conciliazione servirà anche per aggiornare sulle azioni che l’Amministrazione Comunale di Assisi e la Regione Umbria stanno mettendo in campo per fronteggiare la preoccupante fase di stallo del turismo ad Assisi – e non solo.
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“All’indomani del nostro insediamento e quindi in pieno boom turistico (datato Luglio/Agosto 2016) sottolineammo – scrivono Proietti e Guarducci – la necessità di ritrovare una salda coesione tra gli operatori turistici di Assisi che da diversi anni non hanno più intrapreso forti azioni congiunte di promo commercializzazione affidando le sorti di questa necessaria azione alle loro singole gesta o a un qualificato ma piccolo raggruppamento di imprese che non rappresentano numericamente quella che dovrebbe essere considerata una vera e propria Industria del Turismo ad Assisi. Poi è arrivato il famigerato danno indiretto che ha preso in contropiede operatori privati ed istituzioni impreparate ad affrontare con strumenti adeguati un fenomeno che non si era mai presentato fino ad oggi con questa potente muscolarità. Le lacune strutturali del comparto turistico regionale e non solo assisano si sono così evidenziate nella loro interezza. Tra queste lacune dobbiamo sicuramente considerare l’assenza di un Consorzio di Operatori Turistici di Assisi capace di contrastare la crisi attraverso l’elaborazione di progetti tempestivi e innovativi e la messa a punto di strategie a breve e medio termine fino alla determinazione di un vero e proprio Piano di Marketing Turistico pluriennale (3/5 anni) da elaborare e condividere con l’Amministrazione Comunale che si raccordi al Masterplan che la nuova Legge regionale ha correttamente previsto di introdurre. In questi mesi – aggiunge la nota – l’Amministrazione comunale era venuta a conoscenza in maniera informale della ripresa di un tiepido dialogo tra alcuni operatori turistici locali finalizzato alla ricostruzione di un Consorzio che sembra però essersi di nuovo raffreddato. Non siamo volutamente intervenire in questa fase perché rispettosi dell’autonomia del mondo delle imprese. Ma la continua contrazione di Arrivi e Presenze che siamo stati costretti a subir anche nel mese di Maggio ci obbliga ora ad attivare una leva di stimolo nei confronti degli stessi operatori per arrivare finalmente ad una rapida soluzione del problema. Non possiamo infatti pensare e nemmeno possiamo più permettercelo che ferite di un tempo e che inutili egoismi o peggio ancora sterili incomprensioni possano frenare quello che deve essere un obiettivo comune: riprendere la strada di uno sviluppo capace di contrastare anche le emergenze che nei prossimi anni potremo di nuovo trovare di fronte al nostro cammino”.
“Siamo in una fase delicata: il turismo, soprattutto quello ‘organizzato’, quello dei gruppi, ha abbandonato l’Umbria ed in primis Assisi. Non lo ha fatto oggi . Lo ha fatto a Settembre/Ottobre 2016 – continua la nota – quando le Agenzie hanno deciso di dedicare le pagine cartacee ed online dei loro cataloghi ad altre destinazioni spaventate dalle informazioni distorte dei Media. Oggi dobbiamo saper intervenire con chirurgica precisione e con ogni mezzo possibile affinché quelle pagine tornino a raccontare di Assisi per la stagione 2018. Sapere che sono pochissime le strutture ricettive che
partecipano ai prossimi Workshop organizzati da Sviluppumbria in Italia ed all’Estero non ci fa stare tranquilli. Vogliamo capire il perché. C’è bisogno di altre progettualità? C’è bisogno di andare a trovare le Agenzie una ad una? Andiamoci insieme. Per fare tutto questo e molto altro ancora avremmo però anche bisogno di con un unico e forte interlocutore. In questi mesi abbiamo incontrato molti operatori. Non mancano le qualità umane e tecnico professionali per individuare leadership condivise. Abbandoniamo il pessimismo e la presunta incapacità di non sapere lavorare insieme. Assisi deve tornare a svolgere un ruolo di Faro nella nostra Regione. Riaccendiamolo”.
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