Assisi e Perugia lavorano insieme per rilanciare il turismo. La segreteria del sindaco di Perugia Andrea Romizi ha chiamato quella della prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti, fissando un appuntamento per venerdì 17 all’aeroporto insieme ai due assessori al turismo, Eugenio Guarducci per Assisi e Teresa Severini, Cristiana Casaioli e Michele Fioroni per il capoluogo. Obiettivo – scrive La Nazione in edicola questa mattina – mettere a punto strategie comuni per muoversi e rilanciare il settore turistico: dopo Umbria in Moto, ci saranno altre iniziative, senza dimenticare la comunicazione.
Romizi ha infatti ricordato come a Perugia siano in corso le riprese di “Paesi che vai” (in onda sabato 25 febbraio) e “Linea Verde” (in onda il 4 marzo), due trasmissioni di Rai 1 che il sindaco del capoluogo ringrazia perché mostreranno “il vero volto di una città che ha tantissimo da offrire ai turisti ma che è stata fin troppo penalizzata da notizie allarmanti, ovviamente infondate, collegate al sisma che ha colpito il centro Italia”.
I dati del turismo in Umbria continuano ad essere drammatici, come da allarme lanciato nei giorni scorsi dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, intervenuta al Senato nella riunione della commissione Industria. “La sera è stata trasmessa a Sanremo la pubblicità per invogliare il turismo a tornare in Umbria, ma poi la notizia di una scossa nella notte, che giustamente ha aperto i telegiornali la mattina successiva, ha azzerato quello sforzo e quell’impegno finanziario”, ha detto Marini, sottolineando come “Le scosse azzerano la possibilità di un ritorno alla normalità”.
La presidente della Regione Umbria ha ricordato come “Stiamo lavorando con l’Enit a un piano di promozione internazionale delle quattro regioni, che è una strada giusta, ma senza un ritorno alla normalità ogni sforzo è cancellato”, ma anche denunciato che “molti presidi hanno escluso Umbria e Marche dall’elenco delle destinazioni delle gite scolastiche. Nei quattordici comuni dell’area del sisma – ha concluso – si sono azzerati i flussi turistici, in particolare a Norcia, Cascia e Preci. Molti alberghi sono inagibili, anche se abbiamo lavorato intensamente per ridurre la zona rossa”, ma anche fuori dal cratere la situazione non è meno pesante.
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