Un bilancio sicuramente positivo e che ritorna ai livelli del 2015 quello tracciato dai titolari delle strutture ricettive assisane contattati dagli uffici Turismo per dare la loro impressione sulle prenotazioni del turismo di Pasqua 2018. Su circa 630 strutture (all’incirca 90 alberghi, 140 alloggi locati, 100 agriturismi ed altre strutture fra B&B, affittacamere, ostelli, campeggi, case religiose di ospitalità) hanno risposto in 42. Se infatti l’Umbria migliora con fatica, Assisi si conferma traino del comparto turistico regionale con dati superiori alla media umbra.
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Tra questi in 28 hanno dato un giudizio da molto positivo a positivo (rispettivamente 13 molto positivo e 15 positivo) circa l’andamento turistico di questi giorni; prenotazioni definite ‘sufficienti’ da ulteriori 8 attività ricettive. Le definiscono invece ‘scarse’ 5 tra i 42 imprenditori interrogati.
In totale dunque l’85% degli intervistati dà una valutazione positiva all’andamento del turismo di Pasqua ad Assisi. Tutti segnalano nelle proprie strutture una presenza preponderante o totale di italiani; oltre frontiera reggono gli arrivi da Germania, Olanda e Francia; turisti in minore proporzione arrivano da Corea, Stati Uniti e Cina.
“Rispetto al 2015 -2016 – analizza il titolare di una struttura ricettiva – la permanenza è passata da un solo giorno a 2 giorni in media con usuale esodo il giorno di Pasquetta. Le richieste sono aumentate per l’evento del Venerdì Santo contrariamente allo scorso anno dove gli arrivi maggiori erano per il Sabato Santo”. Un altro spiega: “Abbiamo riempito per Pasqua con le tre notti. Rispetto agli altri anni stiamo cominciando a lavorare sempre più tardi, a fine Marzo”; maggiormente richieste le “ormai le classiche due al massimo tre notti prima e dopo il lunedì di Pasqua”.
“Si tratta di indicazioni di una tendenza al miglioramento – il commento del sindaco Stefania Proietti ai dati sul turismo di Pasqua – che fanno ben sperare nella definitiva ripresa, già intravista a fine 2017; dai titolari delle strutture ricettive (che ringraziamo per avere aderito a questa indagine) abbiamo ricevuto anche suggerimenti preziosi per guardare al futuro, nella consapevolezza che il rilancio del turismo ad Assisi significa rilancio per la città e la sua economia. In tal senso stiamo cercando soluzioni innovative per la vivibilità del centro storico, la valorizzazione del patrimonio cittadino e l’attrattività della Città in favore della quale cercheremo le migliori strategie da adottare perché possa rivivere e rifiorire soprattutto in arrivo dei prossimi mesi estivi. Fondamentale il recupero di un dialogo proficuo e di sempre maggior sinergia tra imprenditori del settore turistico ed Amministrazione comunale: un rapporto che negli ultimi anni è andato scemando e che adesso coltiveremo con cura e attenzione avendolo già avviato con l’Osservatorio dell’Imposta di soggiorno che si riunirà a breve”.
FOTO © Mauro Berti
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