(Flavia Pagliochini) Tra i luoghi del cuore di Simone Cristicchi in Umbria c’è Campello sul Clitunno, di cui l’artista è cittadino onorario e in cui frequenta l’Eremo Francescano di Pissignano (noto anche come Eremo delle Allodole). Qui ha ricavato importanti insegnamenti e ha mosso i primi passi nella composizione di poesie in musica come “Abbi cura di me” e “Lo chiederemo agli alberi”, ispirato a uno degli uccelli più amato dal Santo di Assisi, l’allodola. E infatti anche Assisi ha una particolare importanza per il “Fabbricante di storie”, che ieri ha fatto tappa ad Assisi OnLive con Cambio Festival con il suo “Abbi cura di me”, prima raccolta dei suoi più noti e amati brani. “Cantare ad Assisi è stato un altro sogno che si è realizzato. In questa città così speciale e ricca di energia spirituale, dove si manifesta il grande mistero e si respira l’energia invisibile di un uomo straordinario che si chiamava Francesco: Il ricchissimo Francesco d’Assisi! Grazie a tutti per avermi atteso tutti questi anni. Un abbraccio forte”, le parole del cantautore affidate a Facebook dopo l’esibizione. (Continua dopo il video).
Nato a Roma nel 1977, autore di diversi album di successo e vincitore del Festival di Sanremo nel 2007, vincitore della Targa Tenco 2006 per la migliore opera prima, del premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo 2007 e del premio Amnesty Italia 2011, Simone Cristicchi ha visitato più volte Assisi, dove ha ricevuto il premio “Dignità Giuliano-Dalmata nel mondo” e si è anche esibito sul palco di Con il Cuore, che definisce “un’emozione fortissima. La figura di San Francesco e i suoi insegnamenti sono tuttora preziosi e attuali, come dimostra anche Papa Francesco e la sua enciclica Laudato Si’ che ci invita a prenderci cura della casa comune”.
“Tornare sul palco e a suonare dopo i mesi di lockdown è stata una grande emozione, e in particolare per me che con il mio pubblico ho un rapporto molto amplificato”, ha detto Simone Cristicchi in un’intervista al Gruppo Corriere. Il cantante ha dato al tour il nome di quella che ritiene una delle sue canzoni più significative, con cui si è aggiudicato i premi come migliore interpretazione e migliore composizione musicale. “La trovo una canzone speciale – confessa – che è utile a tante gente: viene trasmessa negli ospedali, a volte addirittura a messa, è una canzone speciale che si può leggere come una preghiera universale ed è una grande gioia essere di conforto a tante persone”.
Simone Cristicchi tornerà ad Assisi a fine mese, nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni della morte del sommo Poeta. Lo spettacolo, che ha debuttato a fine luglio, è una “ricerca sulla felicità, su tutto ciò che il concetto di Paradiso ha stimolato in me come uomo e come artista: è una particolare esperienza di ricerca, mi affascina il concetto di Paradiso, di cosa può esserci dopo la morte. Ma – conclude il cantante – oltre a parlare di Paradiso, dobbiamo chiederci come possiamo realizzare qui il Paradiso, dobbiamo metterci in gioco per costruire il Paradiso su questa terra”.
“Simone – ricorda Francesco Raspa, Presidente di Ponte Levatoio – è stato molto felice di esibirsi ad Assisi, Città che porta nel cuore e un po’ anche nelle sue canzoni. Abbiamo scelto Cristicchi perché ci sembrava davvero in sintonia con lo spirito che anima da sempre Cambio Festival, ovvero regalare emozioni e lasciare al nostro pubblico un ricordo da conservare e raccontare. Pubblico che ha partecipato numeroso e ha apprezzato molto il percorso musicale proposto da Simone con diverse standing ovation. Bellissimo nel finale il XXIII canto del Paradiso di Dante. Il mio grazie – conclude Raspa – ai membri dell’associazione che mettono da sempre a disposizione la loro competenza, alle associazioni che stanno collaborando a questo cartellone di eventi e alla Città di Assisi. Un particolare grazie a Franco Cicogna Ceo Pegaso 2000 che da venti anni crede fermamente nella nostra progettualità e con il quale ci uniscono valori comuni e profonda amicizia”.
FOTO © Mauro Berti-AssisiNews
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