Chiusa la querelle “politica” su Universo Assisi, e dopo la richiesta di “organizzare quanto prima gli stati generali della cultura e del turismo della città di Assisi” fatta da Paolo Ansideri, riceviamo e pubblichiamo da Mario Bellini un intervento sullo stesso argomento.
Lo scorso anno, dopo le numerose critiche piovute su “Universo Assisi”, scrissi che era stato piantato un seme e bisognava aspettare il suo germoglio. Ora a “bocce ferme” dopo la terza edizione, mi sento anch’io propendere verso coloro che lo hanno giudicato sfavorevolmente. Ma la mia critica non è per l’iniziativa in sé, lodevole in quanto introduce nella nostra città una proposta laica che da sempre andiamo cercando, bensì per come è stata gestita finora.
Si ha la sensazione di navigare a vista; i luoghi deputati agli spettacoli dal Mortaro allo stesso campo sportivo, rimasti entrambi deserti, scelti più per creare scalpore che non per ragioni oggettive. Persino le tavole rotonde nella piazza comunale sono state disertate e ridotte a semplice accessorio nel marasma di turisti inconsapevoli e frettolosi come lo sono i nostri. Nonostante tutto, seguito a crederci a patto di rivedere e rielaborare, l’impianto generale: la parola d’ordine, secondo me, è Umiltà.
Umiltà nello scendere dai propri scranni e confrontarsi con la gente. Non sono necessarie le solite tavole di soloni selezionati che, come si vede, ci hanno portato questi risultati e voglio aggiungere che non sono d’accordo anche con chi pensa che Assisi non sia pronta o adatta ad ospitare una manifestazione sul “contemporaneo”. Abbiamo un “genius loci” che il mondo ci invidia ma non siamo capaci di valorizzarlo. Un altro errore da evitare, è quello di andare verso le soluzioni prospettate dall’Assessore Simone Pettirossi (rassegna di musica antica, stagione di teatro estivo, proiezioni cinematografiche, concerti di cantanti, artisti di strada ecc. ecc.) che ci includerebbero nel calderone di feste e festival di cui la nostra penisola è gremita.
Un esempio da seguire su tutti, e concludo, è Giffoni Festival dove da un’idea dell’allora diciottenne Claudio Gubitosi (nella foto tratta da Flickr la cerimonia di chiusura della manifestazione), è nato il più importante festival di cinema per ragazzi dell’intero globo. Utopia, fantasia, un po’ di follia questo è il menù da cercare. Personalmente qualche idea ce l’avrei, basta chiedere.
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