Avvicendamento all’Istituto comprensivo Assisi 1, dove Carlo Menichini, anche dirigente del Polo-Bonghi di Assisi, prende il posto di Tecla Bacci, con un incarico di reggenza. La notizia viene comunicata con una missiva ad AssisiNews.
Gentile direttore,
Le scrivo come nuovo Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Assisi 1, in servizio in questa scuola dal 7 novembre, nominato in reggenza al posto della collega Tecla Bacci. Ho accettato questo complesso incarico ad anno scolastico già iniziato perché penso che in tempi così difficili non si può che essere disponibili a collaborare, anche a costo di qualche sacrificio. Pur nel limite di un impegno parziale – la mia sede principale è il Polo-Bonghi di Assisi – ho voluto dare uno sguardo dentro la proposta formativa del Comprensivo. Ritengo che in questa situazione drammatica l’attenzione vada rivolta prima di tutto a quello che le ragazze e i ragazzi stanno imparando. Le loro competenze sono il loro futuro, e anche il nostro.
In particolare ho voluto saggiare alcuni aspetti della didattica a distanza alla scuola media. La DAD è stata una scelta obbligata, per le prime classi è durata diverse settimane e per le seconde e le terze sta durando ancora. Ma che impatto ha sulle nostre ragazze e sui nostri ragazzi? Come scuola siamo in grado di valutare l’apprendimento, e sappiamo che esso è valido anche se certo non altrettanto forte come quello che si realizza in presenza. Ma quello che è difficile capire è come vivono la DAD coloro che stanno dall’altra parte dei nostri schermi.
Insieme alle docenti della Frate Francesco abbiamo così preparato un semplice questionario per tutti i genitori delle ragazze e dei ragazzi e abbiamo chiesto loro come valutano la DAD, quali problemi incontrano e come giudicano il nostro operato. È stato per me un salto nel buio – conosco poco di questa scuola, dei suoi punti di forza e dei suoi problemi. Ma il risultato è stato molto incoraggiante. La stragrande maggioranza degli studenti giudica le lezioni interessanti, partecipa volentieri, riesce a fare quello che viene richiesto. Quasi la metà di essi cerca a volte l’aiuto di persone più grandi, ma questo è del tutto naturale vista la giovanissima età. Le lezioni – ci dicono – sono chiare e gli insegnanti coinvolgenti.
Quest’ultimo aspetto mi interessa in particolare. Il desiderio dei docenti di coinvolgere le ragazze e i ragazzi corrisponde al loro desiderio che essi diventino più bravi, più intelligenti e più forti. Voglio per questo ringraziare pubblicamente il corpo docente di questa scuola, che rappresenta una grande risorsa per i giovani di Assisi.
Ecco il riepilogo delle risposte:
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