Solidarietà per Norcia da Perugia, grazie a L’Umbria si rimette in moto, iniziativa svoltasi il 25 e 26 marzo, promossa dal Comune di Assisi, in collaborazione con Anci Umbria, l’Associazione I borghi più belli d’Italia”, Confcommercio, Federazione motociclistica (comitato umbro) ed associazioni di
categoria.
Nella mattinata del 13 maggio 2017 una delegazione, guidata dall’assessore al Commercio, mobilità ed artigianato Cristiana Casaioli si è recata a Norcia per consegnare al Comune colpito dal terremoto i fondi raccolti dal Comitato di Perugia in occasione de L’Umbria si rimette in moto. Sono stati 500 i bikers che, nel capoluogo, hanno aderito a L’Umbria si rimette in moto, raccogliendo 4.160 euro grazie alle iscrizioni dei partecipanti alla kermesse motociclistica. L’assessore e’ stata accompagnata da una rappresentanza di motociclisti ed ha consegnato nelle mani del Vice Sindaco di Norcia Pierluigi Altavilla.
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La somma sarà impiegata per finanziare in parte la costruzione di un centro polifunzionale, che possa diventare punto di riferimento per la cittadinanza, soprattutto per i giovani del territorio. “Oggi – ha detto l’assessore Casaioli – si completa la prima fase del percorso di L’Umbria si rimette in moto’. Nel
corso della manifestazione, grazie alla vendita dei braccialetti ed alle iscrizioni, Perugia è riuscita ad raccogliere una cifra con la quale vogliamo contribuire a realizzare quello che Norcia ha definito un sogno, ossia la costruzione di un centro polifunzionale. Si tratta solo della prima fase perché l’impegno di Perugia e dei bikers non finisce certo qui. Proseguiremo, infatti, a vendere i braccialetti nel corso delle prossime manifestazioni che si svolgeranno in città”.
Altavilla ha voluto ringraziare la città di Perugia ed i bikers de L’Umbria si rimette in moto per il contributo fornito ai fini della ricostruzione: “La nostra città e’ stata ferita in maniera molto seria, ma e’ ancora viva. Abbiamo ancora la nostra piazza, i nostri monumenti e progressivamente ci stiamo rialzando. Rispetto ad altre realtà a noi vicine (Amatrice, Arquata, ecc), fortunatamente non abbiamo avuto vittime e – ha concluso – continueremo a lavorare duro”.
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