Le dimissioni di Eugenio Guarducci sono ‘colpa’ del Pd? L’assessore – stando a una ricostruzione sul Corriere dell’Umbria in edicola stamattina – si sarebbe dimesso per i continui bastoni tra le ruote di un partito diviso in tre anime (assisana e perugina, a sua volta divisa in bocciani e mariniani). Il tutto mentre l’aria nella maggioranza si fa sempre più tesa, come dimostra una infuocata riunione svoltasi lunedì sera, quando i toni sarebbero stati altissimi con, da un lato, il sindaco e parte della maggioranza, dall’altro le tre anime del Pd.
Caso ultimo che ha portato alle dimissioni di Eugenio Guarducci, le lungaggini burocratiche per i permessi dei concerti sul Monte Subasio, detto che la documentazione è stata presentata venti giorni prima dell’evento, quando il Mortaro – comunque un luogo da tutelare e preservare – era già finito, probabilmente con una buona dose di leggerezza, su locandine e brochure che pubblicizzavano l’evento.
Quanto all’assessore, solitamente attivissimo su Twitter e nei gruppi Facebook dedicati ad Assisi, al momento non ha cinguettato né risposto a chi gli chiedeva se la notizia delle dimissioni di Eugenio Guarducci fosse vera (in alcuni casi augurandosi di no); e anzi, facendo una veloce ricerca tra i membri dei gruppi social assisani, il nome Guarducci risulta inesistente, segno che l’ex assessore si è cancellato (momentaneamente?) dall’universo web assisano. Tre le ipotesi sul campo: dimissioni irrevocabili, dimissioni presentate ma respinte, un “colpo limano” per far fare quadrato intorno a lui e disinnescare la richiesta di dimissioni di Eugenio Guarducci lanciata dall’opposizione (e rifiutata da Donatella Casciarri).
Detto che al Pd (a tutti i livelli) non dispiacerebbe una maggiore presenza in giunta e con deleghe pesanti e che il decisionismo solitario del sindaco Proietti (e a volte dell’assessore Guarducci) pesano a un partito che vale il 60% della coalizione ma che spesso e volentieri si ritrova davanti ai fatti compiuti, pare che in realtà il patron di Eurochocolate avesse già annunciato da tempo le sue dimissioni dopo la fine di UniversoAssisi, invitando il sindaco a trovare un suo sostituto, a prescindere da come sarebbe andata la manifestazione.
Di sicuro (ricordava il Corriere dell’Umbria nei giorni scorsi) non è piaciuto – né al sindaco né a Guarducci, per motivi diversi – il “contorno” di UniversoAssisi. Nulla da dire sull’evento in sé (tutte le manifestazioni, anche consolidate, attirano critiche e polemiche), ma se da un lato (sindaco) si sarebbe fatto volentieri a meno della “rispostaccia” di Guarducci contro una cittadina contraria all’evento, dall’altro (assessore) si sarebbe gradito un maggiore sostegno da parte della maggioranza, e non l’essere lasciato da solo nel rispondere alle voci contrarie (relativamente poche ma rumorose).
In un tweet di lunedì pomeriggio, citando la nota del capogruppo Partito democratico di Assisi (e che è anche segretario cittadino) Federico Masciolini che parlava di Universo Assisi come di un evento che segnava un cambio di passo nella politica culturale assisana, Guarducci scriveva “E quello che vi avevo chiesto con forza di dire prima del20.07 quando #UA17 andava difeso. Grazie lo stesso Pd! Buon lavoro a tutti voi”.
È quello che vi avevo chiesto con forza di dire prima del 20.07 quando #UA17 andava difeso. Grazie lo stesso PD! Buon lavoro a tutti voi. https://t.co/hOaNF8eju5
— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 24 luglio 2017
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