“Ho atteso convinta che qualche ex-Assessore con Delega allo Sport (peraltro tutti i miei predecessori hanno rivestito il ruolo di Amministratore più a lungo della sottoscritta) non avrebbe tollerato in silenzio le dichiarazioni di Veronica Cavallucci, ma dato che tutto tace, eccomi ad esporre le precisazioni che seguono”. Lo scrive in una nota Serena Morosi, ex assessore allo Sport (circa due anni) e portavoce di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale, in merito alle dichiarazioni dell’attuale assessore allo sport arrivate qualche giorno fa.
“Non si può non replicare, appunto – scrive la portavoce di Fratelli d’Italia-AN – alle gravi affermazioni nelle quali si dichiara che l’attuale amministrazione ‘sta lavorando affinché i criteri parziali e soggettivi, che non hanno mai permesso a società quali l’Angelana calcio A5 di giocare in casa propria, si trasformino in criteri oggettivi e imparziali’, affermazioni mosse, a detta di Cavallucci, da ragioni di trasparenza ed onestà nei confronti dei Cittadini. A questo punto, avendo svolto il mio ruolo mediante azioni o atti di indirizzo senza alcuna “forzatura” ai Regolamenti comunali, tantomeno parzialità o clientelismo, ragioni di reale trasparenza e onestà impongono che i Signori Cittadini siano informati circa la realtà dei fatti relativa alla vicenda all’ ASD Angelana C5, società sportiva del territorio comunale che sin dalla stagione 2003/2004 per le proprie prestazioni sportive ha utilizzato il PalaITIS di Santa Maria degli Angeli, impianto di proprietà provinciale affidato in convenzione alla Società Sportiva Basket Assisi, fino al recente passato”.
“La sottoscritta, in Giunta durante la stagione sportiva 2015/2016 – aggiunge Serena Morosi – si attivò con ogni mezzo possibile per sollecitare supporto da parte della Provincia di Perugia nei confronti della Società, ma nonostante lettere e incontri la convenzione in essere non permetteva che l’ASD Angelana C5 potesse fruire gratuitamente del PalaITIS per un numero di ore congruo allo svolgimento di allenamenti e partite ufficiali (tra le altre cose abbiamo tutti constatato che l’Angelana C5 ha un ottimo ufficio stampa che non avrebbe risparmiato critiche né a me né agli Assessori delle precedenti consigliature)”.
“Inoltre – argomenta Serena Morosi – colei che afferma che causa Regolamento vigente (…ragioni tecniche e tempistiche…) l’Angelana C5 non ha potuto avere risposta scritta “dagli Uffici”, ha avuto un anno di tempo per portare all’attenzione del Consiglio Comunale la modifica al Regolamento di cui sopra!!! Considerando poi che da un anno a questa parte non sono mancati Comunicati autocelebrativi o addirittura inutili, circa iniziative che si riconfermano da secoli in continuità col passato, direi che l’Assessora, senza gravare gli uffici, avrebbe potuto rispondere di proprio pugno all’Angelana C5, a meno che Deleghe legate alle Pro Loco o all’Associazionismo in genere la tengano troppo occupata, ma a giudicare dai contributi stanziati a bilancio o dalla contemporaneità delle Rassegne Universo Assisi e Beerock 2017 (giunta alla 7° edizione)… non credo di essere la sola a nutrire dubbi… ma questo è un altro argomento da approfondire in separata sede”.
“Lecito chiedere: quale impegno è stato investito per salvaguardare l’eccellenza dell’ASD Angelana C5 o di altre realtà sportive territoriali? Mi spiego meglio: prima che si formulasse il Bando di gara per l’affidamento del PalaITIS ad una Società Sportiva, l’Amministrazione Comunale ha pensato a quanto fosse importante che la convenzione di affidamento della gestione non fosse un copia-incolla della precedente??? Il PalaITIS è l’unico spazio del nostro territorio conforme alle categorie nazionali, ma l’unica Società con ben tre squadre militanti in campionati nazionali, motivo di orgoglio per la Città di Assisi e per l’intera Regione Umbria, si è trovata ad elemosinare spazio, fino a prendere la drastica decisione di non iscriversi ai campionati di Serie B Maschile e Under 21, né serie A Elite femminile. Amareggiata nel riscontrare che come accade ormai da tempo ad Assisi chi dovrebbe pensare allo spessore della propria proposta politica si affanna piuttosto in illazioni o “discutibili” attribuzioni di responsabilità del proprio operato (scaricando agli sugli “uffici” come in questo caso) – conclude Serena Morosi – la speranza è che in futuro si possano leggere comunicati meno faziosi e soprattutto che le Associazioni del nostro territorio possano contare non su chiacchiere ma sul sostegno leale e fattivo (dato che in termini economici i 200.000,00 euro di Universo Assisi hanno fagocitato altri contributi…)”.
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