Carlo Acutis è venerabile: il 5 luglio 2018 papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che, sulla base del cammino ormai in fase avanzata verso la beatificazione, ne riconosce le “virtù eroiche”. “Assisi, con tutta la sua Chiesa particolare, esulta, in comunione con la Chiesa di Milano, che ha iniziato la causa”, scrive in un messaggio il vescovo Domenico Sorrentino. Con il titolo di venerabile la Chiesa riconosce che Carlo ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane. È il primo passo che lo porterà prima alla beatificazione e poi alla canonizzazione.
Carlo Acutis è “un giovane di vita santa, morto all’età di 15 anni, che si appresta a salire agli onori degli altari, per la gioia della chiesa ambrosiana, che lo ha visto crescere in età e grazia, e della chiesa assisana, che è diventata la sua comunità di adozione, e custodisce i suoi resti mortali.
Il cimitero di Assisi, dove egli è sepolto, in questi anni, è diventato, intorno alla tomba di Carlo, un piccolo luogo di pellegrinaggio da tante parti d’Italia e anche dall’estero. In particolare Assisi ha onorato la sua memoria, con un oratorio a lui dedicato, presso l’antica cattedrale e parrocchia di Santa Maria Maggiore. “In questi anni tanti, anche assisani – rivela Sorrentino – mi chiedevano: ma perché non trasferirne il corpo dal cimitero a una chiesa? Ho ritenuto mio dovere di prudenza aspettare i tempi della Chiesa. Ora essi sono arrivati, dato che anche la traslazione del corpo rientra nell’ordinaria prassi ecclesiale, per quei servi di Dio diventati – come da oggi lo è Carlo Acutis – ‘venerabili’, in attesa che un miracolo compiuto per loro intercessione li porti prima al culto liturgico locale col titolo di ‘beati’, e poi al culto liturgico universale col titolo di ‘santi’. È provvidenziale che la ‘venerabilità’ di Carlo sia stata decretata da papa Francesco nell’imminenza del Sinodo per i giovani”.
Il vescovo ricorda tra l’altro che nel maggio scorso, nella Settimana della Spogliazione, di Carlo Acutis si fece un ricordo caldo a cura del rettore del Santuario, p. CarloS Acacio, sullo sfondo di una relazione sulla santità tenuta da mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI. “La santità – viene a dirci Carlo secondo Sorrentino – non è una realtà lontana. È possibile a tutte le età. È nient’altro che il quotidiano trasfigurato dalla bontà e dalla preghiera. È la luce di Dio che si riflette nei nostri occhi. È un cammino di gioia profonda e vera, che sa anche fare i conti con la sofferenza e con la morte, senza che si spengano la pace e la letizia del cuore. Lo sta dicendo al mondo, da ottocento anni, Francesco d’Assisi, con la sua scelta radicale di spogliarsi della mondanità per vivere di vangelo. Viene a dircelo ora, nella stessa Assisi, questo giovane figlio del nostro tempo. La santità genera santità. È bello che Carlo Acutis, nato lontano da noi, sia stato attirato dalla grazia sulle orme del Santo di Assisi, per intensificare e, se possibile, rendere ancor più attuale il messaggio di santità che si irradia dalla Città Serafica.Assisi gioisce! Il riconoscimento papale per Carlo è una nuova benedizione per la nostra Chiesa particolare e per la Città del Poverello. Sia di stimolo a un rinnovamento generale della nostra vita. Aiuti tanti giovani a non lasciarsi irretire da ideali lusinghieri ed effimeri, per trovare ciò che conta davvero e dà gioia al cuore”.
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