Venerdì 4 ottobre (Festa di San Francesco d’Assisi 2019: qui il programma del 3-4- ottobre) si svolgerà nei Giardini Vaticani una celebrazione alla presenza di Papa Francesco che include la piantumazione di un albero, un leccio di Assisi, come gesto visibile di un’ecologia integrale.
La celebrazione e il forte gesto simbolico della piantumazione di un leccio di Assisi nel cuore della Chiesa universale saranno un’opportunità per “comunicare l’ importanza del Tempo del Creato. È il primo gesto visibile di Papa Francesco dopo il suo invito alla Chiesa mondiale a celebrare questo “periodo di più intensa orazione e azione a beneficio della casa comune”, e per “comunicare l’importanza del Sinodo amazzonico e proporre San Francesco come modello e guida per il processo sinodale”. L’evento per questo includerà una preghiera di consacrazione del Sinodo all’intercessione di San Francesco, “affinché questo processo costituisca un passo fecondo per discernere nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale in questa regione critica”.
L’iniziativa, dicono Ansa e Agi, prevede la partecipazione di leader indigeni e della Chiesa. Vuole inviare un potente messaggio al mondo sull’impegno della Chiesa nella cura della nostra casa comune. La festa di San Francesco d’Assisi di quest’anno ha un’importanza speciale. Si verifica infatti la concomitanza di diverse date simboliche. Ha luogo solo 2 giorni prima del Sinodo dell’ Amazzonia, il primo sinodo sul tema dell’ecologia integrale. La festa di San Francesco chiude il Tempo del Creato, la celebrazione annuale che si svolge tra il 1* settembre e il 4 ottobre, che per la prima volta è stata proclamata ufficialmente da Papa Francesco per la Chiesa cattolica. Infine, accade poco prima della celebrazione del 40esimo Anniversario della proclamazione di San Francesco come patrono dei cultori dell’ ecologia (29 novembre) da parte di San Giovanni Paolo II.
Anche il Sacro Convento pianterà un albero. Come ha anticipato Padre Enzo Fortunato, i francescani hanno deciso di aderire all’invito di Slow Food, vale a dire piantare 60 milioni di alberi, uno per ogni cittadino italiano. “Il nostro custode, padre Mauro Gambetti – ha detto padre Fortunato – è stato felice di aderire a questa iniziativa e così nel pomeriggio di venerdì pianteremo il nostro albero, forse nel bosco di San Francesco”.
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