(Fe.Ba) Il vice ministro della salute Pierpaolo Sileri è stato ricevuto dal sindaco di Assisi Stefania Proietti nel Palazzo Comunale. È stata l’occasione per il sindaco e l’assessore ai servizi socio-sanitari Massimo Paggi di affrontare le problematiche legate all’emergenza sanitaria, al delicato momento che sta vivendo il paese.
In particolare il vice ministro Pierpaolo Sileri si è interessato della situazione del contagio ad Assisi e nella regione, dei rischi connessi ai focolai nelle strutture e poi delle criticità relative al tracciamento delle persone positive con la discordanza dei dati tra i vari soggetti. In merito a quest’ultimo punto il vice ministro, assicurando tempestivo interessamento per risolvere il problema, già sollevato nei giorni scorsi dal sindaco Proietti e da Anci, ha detto che “bisogna superare il più possibile la burocrazia, la parola d’ordine è semplificare, sia per migliorare l’attività delle amministrazioni, in primis quella dei Comuni alle prese con le ordinanze e che rischiano di ingolfarsi, che per razionalizzare quella delle attività sanitarie”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche dell’ospedale, della necessità che ad Assisi rimanga un presidio sanitario efficiente a tutela dei cittadini del territorio e dei tanti turisti che di solito affollano la città e che, speriamo, tornino presto. Prima di lasciare Assisi il vice ministro ha voluto conoscere la casa di riposo “Andrea Rossi, ha parlato con il presidente Alessio Allegrucci e si è intrattenuto con il direttore sanitario Raffaele Zava e gli operatori. Il viceministro Pierpaolo Sileri è stato anche in visita al Sacro Convento, accolto dal direttore della Sala Stampa Padre Enzo Fortunato. È poi ripartito per la capitale.
“Sono venuto ad Assisi per incontrare la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, capire quali sono le criticità del territorio, e vedere un percorso comune. Le cose si risolvono sempre insieme, il bello dell’essere umano è che si aggrega. A volte si disaggrega pure, purtroppo, ma poi magari disaggregandosi si riaggrega”, ha rivelato alla rivista sanfrancesco.org. “Ma un saluto a San Francesco l’ha fatto?”, gli è stato chiesto. “Sono qui apposta. Un saluto a San Francesco l’ho fatto, è un posto fantastico che segna la nostra storia in tutti i sensi, della storia cristiana e in generale. Non potevo non essere presente”.
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