I casi di autismo continuano a crescere a livello globale, anche in Italia dove i Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) colpiscono 1 bambino su 77 (tra i 7 e i 9 anni), stima dovuta anche un affinamento delle capacità di intercettazione precoce del fenomeno. Per garantire le migliori competenze nella presa in carico di bambini e ragazzi con queste problematiche e fornire un supporto concreto alle famiglie, il Serafico ha scelto di investire sulla formazione dei propri educatori e terapisti offrendo loro un corso sulla scienza applicata ABA (Applied Behavior Analysis), un metodoevidence-based molto efficace, che favorisce la riduzione di comportamenti disfunzionali, migliora e aumenta la comunicazione, l’apprendimento e i comportamenti socialmente appropriati. Il corso è stato tenuto dalla Dott.ssa Fabiola Casarini, una ricercatrice che ha studiato il metodo ABA direttamente negli USA ed è tornata per insegnarlo in Italia.
“L’ABA – spiega la dottoressa Casarini – è il trattamento educativo per le persone con disturbi dello spettro autistico che ha mostrato i migliori risultati in tutto il mondo e consiste nell’utilizzo di un metodo per raccogliere dati sul comportamento delle persone al fine di migliorarne la salute, le relazioni con gli altri e la felicità. Il Serafico è il primo ente in Italia ad offrire gratuitamente il corso a tutto il personale assunto nel ruolo di educatore e si tratta di un investimento che non ha precedenti. Perché portare ABA in un luogo che si prende cura delle persone con pluridisabilità come l’Istituto Serafico ha una duplice valenza: significa cambiare mentalità rispetto ai modi tradizionali di curare i pazienti e al contempo dare vita a un Centro di lifelong learning in cui gli utenti non vengano valutati in base alla loro diagnosi o alla loro gravità, ma in base alle loro potenzialità e vengano così accolti come persone in grado di crescere ed imparare durante l’intero ciclo della loro vita”.
“Siamo orgogliosi – aggiunge la presidente del Serafico, Francesca Di Maolo – di aver investito sulla formazione dei nostri operatori e terapisti offrendo loro il corso ABA, perché l’opera del Serafico è da sempre orientata a valorizzare le infinite potenzialità dei nostri bambini e ragazzi. Ci tengo pertanto a ringraziare la Dott.ssa Fabiola Casarini per il lavoro svolto e per aver tracciato un nuovo percorso nella direzione della ricerca delle autonomie e dei talenti dei ragazzi. Questo corso arricchisce l’offerta del Serafico e il nostro impegno affinché nessuno sia lasciato indietro”.
Il corso ABA è regolato da un ente internazionale, il BACB, che garantisce a chi completa il percorso formativo lo stesso livello di competenze di base in tutto il mondo. Il corso si è svolto con 40 ore di formazione teorica, seguite da un tirocinio pratico e da una valutazione individuale, per poi culminare nello svolgimento di un esame internazionale in lingua inglese. Affrontando le complessità del corso per diventare a tutti gli effetti RBT (Registered Behaviour Technician, ovvero Tecnici del Comportamento Registrati), gli operatori hanno scoperto le potenzialità di ABA e vissuto personalmente la soddisfazione che comporta l’apprendimento continuo di un importante metodo innovativo.
«La scelta di adottare strategie educativo-abilitative-riabilitative basate su una solida metodologia scientifica validata, punta decisamente a promuovere lo sviluppo di interventi precoci e mirati, obiettivi cruciali per favorire positivamente l’evoluzione, l’inclusione e il complessivo miglioramento della qualità della vita delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie», spiega Sandro Elisei, Direttore Sanitario dell’Istituto Serafico di Assisi e coordinatore del Centro di Ricerca “InVita”.
LA CAMPAGNA SOCIAL PER ROMPERE LA BOLLA DELL’ISOLAMENTO E DEI PREGIUDIZI SULL’AUTISMO
Per sensibilizzare un pubblico più ampio sulla condizione delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico e abbattere i pregiudizi e l’isolamento, l’Istituto Serafico di Assisi lancia la campagna social #Fuoridallabolla a sostegno delle persone con autismo e delle loro famiglie, che lottano ogni giorno per ottenere pari opportunità e inclusione all’interno della società. Dal 30 gennaio 2020 tutti possono sostenere l’iniziativa condividendo sui propri social network (IG / Twitter / Facebook) un selfie o un post in cui sia presente una bolla di sapone che esplode, simbolo evocativo della campagna, ricordando sempre di utilizzare l’hashtag #Fuoridallabolla e di taggare i canali social dell’Istituto Serafico.
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