L’amministrazione comunale di Assisi partecipa alla raccolta di fondi “La speranza oltre la guerra” lanciata dal ministro provinciale fra’ Francesco Piloni in occasione dell’inaugurazione del “Presepe sotto le stelle” a Santa Maria degli Angeli. “Il nostro desiderio è quello di rendere vivo questo Santo Natale – ha spiegato il ministro provinciale – non solo con le celebrazioni, ma ricordandoci concretamente di chi oggi è nudo, impoverito dalla violenza e dall’odio. La nostra Città è gemellata con Betlemme ma è anche la città della pace, della fraternità e del dialogo. Ora in Terrasanta ed in Israele c’è così tanta sofferenza che il mondo rischia di rimanere inerte nella disperazione. La comunità di Assisi vuole inviare una carezza per alleviare la sofferenza in particolare dei bambini, una carezza di pace, nella convinzione che ogni gesto di fraternità riavvicini i cuori, generi speranza e possa essere un passo sulla via della pace, alla quale non possiamo rinunciare. Dobbiamo continuare a perseguire la via della pace con il coraggio della fraternità.” Parole che il sindaco Stefania Proietti rilancia per “un Natale così speciale perché si celebrano gli 800 anni del Presepe di Greccio, voluto dal Poverello di Assisi, e in un momento storico così complesso dove le guerre imperversano non solo in Terrasanta ma in tanti paesi del mondo”.
Con La speranza oltre la guerra la Provincia Serafica dei Frati Minori ha scelto di sostenere il Patriarcato Latino di Gerusalemme e con esso i cristiani palestinesi che in Cisgiordania hanno perso casa, lavoro, futuro. Secondo le stime dell’LPJ (Latin Patriarchate of Jerusalem), basate su studi e statistiche forniti da economisti e dalla Camera di Commercio e Industria di Betlemme, oltre 3.000 lavoratori impiegati nel settore turistico non sono più in grado di lavorare e sostenere le loro famiglie; a questi vanno aggiunti migliaia di lavoratori palestinesi che non possono più raggiungere i loro luoghi di lavoro a seguito del blocco completo dei punti di accesso tra i loro territori (Cisgiordania, Gerusalemme Est, Gaza) e Israele. ù
Per dare un segno concreto di vicinanza l’amministrazione comunale ha disposto in piazza del Comune un punto dove è possibile ammirare presepi di Betlemme realizzati in quella terra martoriata dalla guerra. Il sindaco, a nome dell’amministrazione e della città tutta, si associa nell’invito dei frati a sostenere le persone che necessitano di un aiuto quotidiano per assicurarsi medicine, cibo o altri tipi di sostegno, anche per portare la speranza di un futuro che permetta loro di continuare a vivere in Terrasanta. In collegamento da Gerusalemme, S.B. il Cardinal Pierbattista Pizzaballa aveva ribadito: “Non c’è Greccio senza Betlemme, e oggi più che mai i cristiani in Terra Santa hanno bisogno di un aiuto concreto. La situazione economico-sociale è gravissima e le richieste d’aiuto che il Patriarcato Latino riceve ogni giorno, da parte delle famiglie cristiane, si sono moltiplicate. In un momento così complesso in cui le fonti principali di lavoro non ci sono più e le prospettive sono molto incerte, cerchiamo di portare aiuti concreti alla nostra comunità attraverso la fornitura di beni di prima necessità, di medicinali e di un tetto a chi non ha più una casa. Da Betlemme vi pensiamo e vi ringraziamo per esserci vicini, noi continuiamo a pregare e a intercedere per voi da questi luoghi santi e martoriati”.
Per La speranza oltre la guerra, attraverso il sito web www.nataleconsanfrancesco.org, è possibile contribuire ai programmi di formazione professionale con una donazione, e insieme lasciare il proprio messaggio di pace. E recandosi in piazza del Comune è possibile contribuire, sempre con una donazione, alla diffusione dei presepi di Natale che arrivano direttamente da Betlemme.
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