A Santa Maria degli Angeli, presso i locali della cooperativa ASAD , è stato inaugurato sabato 23 aprile uno spazio previsto nel progetto “Un villaggio per crescere”. Analogo servizio era stato inaugurato nei giorni precedenti nel territorio di Gualdo Tadino.
Un “Villaggio per crescere” è un progetto proposto a livello nazionale dal Centro Salute del Bambino di Trieste grazie al quale vengono aperti in tutta Italia spazi gratuiti dove bambini e bambine da 0 a 6 anni e le loro famiglie possono incontrarsi. Nei primi anni di vita, la crescita e lo sviluppo di ogni bambino e bambina risentono molto dell’ambiente familiare, delle cure e dell’affetto che ricevono, di quello che sentono e vedono accadere intorno a sè, delle cose vissute e fatte insieme ai genitori e ad altre figure di riferimento. Lo spazio del Villaggio per crescere rappresenta una importante opportunità in cui bambini e genitori potranno sperimentare insieme varie proposte educative: letture condivise, esperienze musicali, laboratori di espressione artistica, gioco, incontri con esperti e momenti di condivisione e socializzazione.
Il progetto Un villaggio per crescere è stato cofinanziato dall’Impresa sociale “Con i Bambini” e dalla fondazione “The human safety net – ora di futuro” e prevede la realizzazione di uno spazio dove i bambini insieme ai loro genitori potranno incontrarsi, giocare , confrontarsi, con il supporto degli educatori di ASAD e della cooperativa La Locomotiva di Foligno.
“La frequentazione di questo spazio – dichiara la Presidente di Asad Liana Cicchi – sarà gratuita ed auspichiamo che possa essere di stimolo alle famiglie per partecipare. Lo spazio entrerà a far parte della rete di servizi presenti in questo territorio rivolti all’infanzia dando un contributo importante per la crescita della comunità educante. Allargare la rete è importante perché la rete unisce le sue forze e le sue diversità per non lasciare indietro nessuno e sono le esperienze che facciamo fin da piccoli a lasciare una traccia, a segnare la via che percorreremo da grandi”.
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