“Decine di milioni di turisti italiani da recuperare. In modo da ammortizzare il crollo dei flussi internazionali. Il viaggiare in Italia che tutti a partire dai nostri vertici governativi auspicato è una necessità in primis per l’economia del Paese, ma anche l’occasione per tornare ad assaporare bellezza e lentezza. E Repubblica sceglie di pubblicizzare questo articolo in home page con un immagine della Basilica di Santa Chiara ad Assisi; e per la città serafica è un doppio spot, visto che nello stesso segmento, si pubblicizzano i quattrocentocinquanta chilometri attraverso un paesaggio meraviglioso e costellato dei luoghi di preghiera creati dal santo di Assisi: dai Camaldoli alla Valle del Reatino.
Correlato: “La bellezza dell’Italia non è andata in quarantena”: Conte ‘richiama’ i turisti
Secondo il bollettino bisettimanale dell’Enit, “il prospettato turismo di prossimità dovrebbe riportare entro i confini del Belpaese la quasi totalità dei connazionali che nel 2019 hanno optato per una vacanza oltreconfine, e cioè il 40 per cento degli italiani che viaggiano. Una boccata d’ossigeno per l’intero comparto, che comunque soffre e continuerà a soffrire“. L’articolo si conclude invitando comunque a considerare che “l’Italia turistica nonostante il COVID si conferma la più desiderata e ricercata come meta internazionale. Dall’inizio della pandemia si contano un totale di 711,4 mila mention relative al Travel Italia – di cui 42,8 mila comparse sul web e 669,5 mila sui social – che hanno prodotto 197,3 milioni di interazioni equivalenti ad un investimento pari a 421,3 milioni di euro. E se piace agli stranieri che ancora non si faranno troppo vedere, è proprio il caso che quest’estate, a godersi il Belpaese in una versione insolitamente lenta, siamo proprio noi“.
Nella stessa colonna c’è un articolo dedicato a Le vie di Francesco, libro di Fabrizio Ardito, uno di più noti descrittori dei cammini d’Europa, che racconta ciò che si incontra, da Firenze ad Assisi, fino a Roma, “attraverso meraviglie naturali e storiche del centro Italia che – nelle tappe intermedie – raccontano paesaggi quasi incontaminati. Dopo un capitolo che riassume il percorso da Firenze con la meraviglia di Camaldoli, La Via inizia dal monastero di La Verna per passare attraverso la Toscana aretina, entrare in Umbria (Città di Castello, Gubbio) fino ad Assisi, per proseguire sui sentieri verso Foligno fino a Spoleto (‘la mia valle Spoletina’, scriveva Francesco) e, attraverso la Valnerina, arrivare a Terni e alle cascate delle Marmore. E poi si entra nel Lazio, nella ‘Valle Santa’ reatina con i monasteri di Greccio, Poggio Bustone, Fonte Colombo. E da qui in Sabina per puntare a Roma”.
Di Umbria si parla anche nel numero di giugno de La Freccia, il magazine mensile di Fs Italiane, che lancia l’invito a vivere un’estate tutta italiana riportando alla memoria cartoline dalle vacanze che scaldano il cuore. Il cuore verde d’Italia è raccontato da Claudio Sebastiani dell’Ansa come “la terra dei cento angoli nascosti – punti minuscoli di una regione geograficamente compressa ma dal respiro culturale potente – riscoprendo mete meno conosciute ma dal fascino intatto”. Il mensile è sfogliabile qui
© Riproduzione riservata