Come si vota alle Elezioni regionali Umbria 2019? In alto, nell’immagine in evidenza, è possibile vedere il fac simile della scheda elettorale che i cittadini troveranno nel loro seggio. Alle Elezioni regionali Umbria 2019 corrono 8 candidati governatore e 19 liste. Sono 703.595 (340.210 uomini e 363.385 donne) gli elettori che andranno a votare domani, dalle 7 alle 23. Lo spoglio comincerà subito dopo. Gli umbri eleggeranno il presidente della Giunta regionale e i 20 consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa dell’XI legislatura (2019-2024).
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Lo faranno in base alla legge elettorale regionale numero 4 del 23 febbraio 2015, l’Umbricellum. In sintesi, il nuovo governatore è il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Anche in caso che il vincitore non raggiunga il 50%+1 dei voti, non ci sarà ballottaggio. Per legge, chi vince le elezioni ha il 60% dei seggi in Consiglio regionale. Se non si raggiunge questa soglia, i seggi necessari verranno assegnati alla coalizione vincente fino al raggiungimento del 60%. Ovviamente, i seggi vengono sottratti alle coalizioni che non hanno vinto.
Gli elettori – secondo i dati che ha fornito la Regione – sono 521.960 in provincia di Perugia (252.883 uomini e 269.077 donne) e 181.635 in quella di Terni (87.327 uomini e 94.308 donne). Rispetto alle precedenti elezioni regionali del 31 maggio 2015, il numero è calato. Nel 2015 erano 705.819, dei quali 521.764 in provincia di Perugia e 184.055 in provincia di Terni. I seggi elettorali sono 1.005, 710 in provincia di Perugia e 295 in quella di Terni. Nel 2015 erano 1012, 716 in provincia di Perugia e 296 in quella di Terni.
Per le elezioni regionali Umbria 2019, non esiste il voto disgiunto. L’elettore vota il candidato presidente di una coalizione e un partito/candidati consiglieri a lui/lei collegato. Per votare, basta barrare il rettangolo con il nome del candidato presidente senza scegliere una lista collegata e senza esprimere preferenze. Il voto andrà direttamente al presidente e alla sua coalizione.
Oppure, l’elettore può votare una lista senza mettere altri segni. In questo modo, il voto andrà sia al partito scelto che al candidato presidente collegato. Infine, è possibile barrare sia il rettangolo del candidato presidente che una lista a lui collegata. Quanto alle preferenze, se l’elettore scrive un solo nome può votare indifferentemente un uomo o una donna. Se invece ne sceglie due, i nomi devono essere di un uomo e di una donna. In caso contrario, il secondo nome scelto non viene conteggiato.
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