Il segnale lanciato ieri sera a cena a Rivotorto di Assisi, dove erano presenti circa 500 persone a cena con Matteo Salvini e Donatella Tesei è di quelli che sono impossibili da ignorare. Lo scrive il segretario comprensoriale Stefano Pastorelli: “La conquista dell’Umbria – dice – comincia da Assisi e da tutto il comprensorio. Particolare attenzione al nostro territorio la aveva già dimostrata Matteo Salvini con la candidatura alle Elezioni Europee del sottoscritto, ed ora prosegue con la cena che si è svolta ieri e che lancia di fatto la liberazione dell’Umbria che avverrà il 27 Ottobre! Ringrazio infinitamente il mio Segretario Federale Matteo Salvini che con la sua costante presenza e fiducia mi sta e ci sta dando una forza enorme. Finalmente l’Umbria cambia ed Assisi insieme a tutto il comprensorio ritorna ad avere la sua meritata centralità!”.
Prima di Assisi, Matteo Salvini aveva fatto tappa anche alla Festa della Cipolla di Cannara (dove la scelta della manifestazione di postare alcune foto della visita sulla pagina ufficiale dell’evento ha fatto alzare più di un sopracciglio, ndr). La giornata umbra dell’ex ministro era iniziata a Spello, con un comizio in favore di Donatella Tesei, candidata del centro destra. «In Umbria sarà un voto di legittima difesa, qui ci sono amministratori che sono stati arrestati perché truffavano il prossimo”, le parole di Matteo Salvini. “Il 27 ottobre la sinistra va a casa: in Regione non devono lavorare gli amici degli amici, ma chi merita”.
Aggiornamento delle 17
“Premesso che l’Ente Festa della cipolla nel proprio Statuto prevede una partecipazione apolitica e vieta che al suo interno venga fatta promozione per partiti e movimenti, ribadisco una volta di più che la Festa della cipolla è stata in questa vicenda parte passiva”. Questo il commento che arriva dal presidente dell’Ente Festa della cipolla di Cannara Roberto Damaschi a seguito della visita del leader della Lega Matteo Salvini agli stand della manifestazione. Presenza che, soprattutto su Facebook, ha scatenato polemiche. “Mi auguro – dice tra l’altro Damaschi – che da qui a domenica, e nelle prossime edizioni, ci facciano visita tanti personaggi pubblici, anche politici, che ovviamente avranno lo stesso trattamento di Salvini, ovvero rispetto e accoglienza, nulla più. A chi minaccia di non venire più alla festa per il passaggio di Salvini comunico che in cucina i volontari e gli chef sono quelli di sempre e delle più ampie espressioni politiche. Di certo non cucina Salvini”.
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