(Flavia Pagliochini) “Ho scelto un luogo dove si sta bene, e quando si sta bene niente è difficile”. Poche parole pronunciate con voce tranquilla e riportate dal Corriere dell’Umbria nei giorni scorsi in edicola permettono di capire subito quanto, pochi giorni dopo essersi stabilito nell’abbazia di San Benedetto, sulla costa boschiva del monte Subasio, a pochi chilometri da Assisi, Alberto Cisco si senta già a casa. Grazie a lui riaprirà l’abbazia sul Subasio, chiusa dopo il terremoto del 1997 e successivamente restaurata, ma spesso oggetto di atti vandalici.
Architetto, bolognese ma originario di Vicenza, prima insegnante poi dirigente pubblico per 14 anni, 53 anni, Cisco aveva provato a già in passato alcune esperienze di eremitaggio e da giovane aveva anche provato il discernimento per entrare in un ordine monastico (“Poi la vita mi ha portato altrove”, spiega). Oggi, novello eremita, è stato particolarmente colpito dall’offerta delle Monache Benedettine di Bastia e da Madre Noemi Scarpa che gli hanno affidato in gestione l’antichissima abbazia che risale al XI secolo, figura nell’affresco di Giotto “Il dono del mantello, nella Basilica superiore di San Francesco; l’abbazia sul Subasio è di proprietà dei benedettini San Pietro di Assisi ma a gestirlo sono le suore bastiole, sebbene fosse chiuso dal 1997, dopo i lavori di restauro. Ora sarà di nuovo accessibile ai visitatori, grazie all’affidamento, nel giorno di San Giuseppe, al nuovo custode, appunto Cisco.
“Era una scelta che avevo nel cuore – dice al Corriere dell’Umbria – e non c’è stato niente di forzato. Una volta padre Alberto, dell’Eremo di Camaldoli, mi dice che tanta gente rimane stupita e chiede di poter fare esperienze del genere, ma poi lascia dopo pochi giorni; invece per me è stato tutto molto naturale”. Per un problema alla stufa che riscalda acqua e termosifoni, da gennaio a marzo Cisco ha vissuto dalle suore ed è andato a San Benedetto solo di giorno, ma ora si è trasferito: “Vivrò con Birba e Macchia, il mio cane e il mio gatto; e non credo che starò molto da solo – dice con voce solare – infatti sono già molti i pellegrini di passaggio, quelli che mi scrivono per visitare la struttura o quelli che vorrebbero provare, almeno per un paio di giorni, l’esperienza dell’eremo”. Ora sono in preparazione gli orari con cui tenere aperto l’eremo, i percorsi da fare e da segnalare con apposito cartelli, ma anche migliorare gli accessi. “Chi passa sa già che da me può trovare sempre una tazza di caffè – conclude Cisco – e che accompagnerò chi vorrà visitare l’eremo e conoscere la sua storia. Ho già sentito il sindaco di Assisi, e sicuramente nei prossimi giorni, insieme a madre Noemi Scarpa, siederemo intorno a un tavolo con Stefania Proietti per capire e valutare eventuali eventi e iniziative”.
Per info è possibile sapere gli orari e i giorni di vista ai contatti in calce a questo link https://sanbenedettoalsubasio.it/
Fotogallery © Andrea Cova pgc
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