Ancora furti all’abbazia di San Benedetto al Subasio, nonostante le denunce, pubbliche e alle forze dell’ordine. Lunedì pomeriggio una delle suore, passeggiando sulla strada, al termine della rete, già danneggiata, ha trovato un attrezzo da scasso presumibilmente utilizzato per rimuovere ulteriori pietre. Le suore hanno presentato una denuncia ai Carabinieri, sottolineando tra l’altro come domenica nella zona, dove erano passate due consorelle insieme a due operai, l’attrezzo non ci fosse.
I furti all’abbazia di San Benedetto sono in corso da qualche settimana a questa parte. Ad essere asportati sono dei pezzi di pietra dal muro di recinzione dell’abbazia. I ladri hanno staccato le pietre e soprattutto le soglie, riutilizzate per abbellire finestre e camini, vandalizzando un monumento millenario, eretto nell’anno 1000. Vista anche la zona isolata, l’idea è di installare delle telecamere per evitare furti e vandalismi.
Nei giorni scorsi si era mossa anche il sindaco Stefania Proietti, che aveva svolto “un sopralluogo per verificare la situazione, dopo gli ignobili furti di materiali lapidei della recinzione esterna. Sopralluogo che – scriveva la prima cittadina su Facebook – ho voluto effettuare congiuntamente come Comune di Assisi, con i monaci e le suore benedettine che lo abitano. Ci ha suggerito molti spunti di collaborazione con un unico obiettivo: migliorare le condizioni di controllo e accesso all’abbazia (Ivi compresa l’adduzione di acqua dalle antiche sorgenti e la strada provinciale, che grazie alla segnalazione del Comune è stata inserita nelle sistemazioni del 5 stralcio Protezione Civile/Anas che avranno inizio tra qualche mese) e metterla a disposizione di cittadini e turisti. Con un programma che – concludeva Proietti – prevede apertura e visite, rievocazioni e rappresentazioni in linea con la sensibilità straordinaria di un luogo prezioso da millenni per Assisi. Il tutto farà parte del progetto di rivitalizzazione del parco del Monte Subasio”.
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