Venerdì 19 ottobre alle 21 all’auditorium di Sant’Angelo (piazza Umberto I a Bastia Umbra), Giampaolo Bellucci presenta il suo libro Il bambino e il barbone.
Dal romanzo Il bambino e il barbone è stato tratto un cortometraggio che parteciperà al concorso David di Donatello 2019 ed è stata consegnata la sceneggiatura per farne un lungometraggio (film) al dottor Mauro Morosetti dell’Umbria Film Commission (attesa a breve la risposta). Farà parte del cast anche la grande Athina Cenci già vincitrice in passato di due David di Donatello come migliore attrice, con la quale l’autore ha già collaborato per un cortometraggio tratto da una sua poesia dedicata a Silvio Lorenzini, suo amico disabile scomparso nell’ottobre del 2014.
A curare la serata il Circolo Culturale Primomaggio, con il presidente Luigino Ciotti e il dottor Maurizio Terzetti; la serata sarà allietata da momenti musicali con il gruppo giovanile del Coro Aurora con Stefania Piccardi e il fisarmonicista Giovanni Sabatini. Previsti anche il saluto dell’assessore Paola Lungarotti e letture di Giannermete Romani
Angela – si legge nella sinossi di Il bambino e il barbone – è una ragazza dolce e di buona famiglia, con una carica sensuale inconsapevole che la rende unica. Aldo è di poco più grande, ribelle, sfrontato, un tipo tosto che sa farsi valere e ha le qualità del leader. La loro storia parte come il più bello dei connubi amorosi, e la loro passione possiede quella forza prorompente che solo un rapporto tra due adolescenti può avere. Sembrerebbe l’inizio di un idillio, ma quando Angela resta incinta la cruda realtà fa subito irruzione nelle loro vite. I ragazzi, sentendosi completamente impreparati a crescere un bambino, prendono l’estrema decisione di abbandonarlo in un cassonetto nei pressi della stazione. Il vecchio barbone Charlie, aggirandosi come sempre in zona, sente dei vagiti sospetti e trova il fagotto che nasconde il neonato. Ed è qui che la magia ha inizio. Giampaolo Bellucci, nel suo stile asciutto e realistico, dipinge un affresco dalle tinte forti e amare, ma anche dolci e sorprendenti. Proprio come la vita.
© Riproduzione riservata