Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi, durante gli ordinari servizi di controllo del territorio a Bastia Umbra, hanno fermato un’auto con a bordo tre persone sospette che, alla vista degli agenti, aveva tentato di eludere il controllo. A bordo del mezzo c’erano tre giovani di origini georgiane, di 22, 21 e 35 anni, denunciati per i reati di furto aggravato, ricettazione, possesso di chiavi alterate e oggetti atti ad offendere. Nell’auto avevano attrezzi da scasso, superalcolici e cibo rubato.
I tre erano già noti alle forze dell’ordine per questioni relative al regolare soggiorno sul territorio nazionale e sottoposti all’obbligo di firma come misura alternativa al trattenimento presso il Centro di Permanenza e rimpatrio. Dagli accertamenti è emerso che il 21enne era inottemperante alla misura e, per questo motivo, la Questura di Roma aveva inserito una nota di rintraccio nei suoi confronti al fine di procedere alla sua immediata espulsione. Nei suoi confronti è stato quindi emesso un biglietto di invito a presentarsi presso la Questura ai sensi dell’articolo 15 del TULPS.
Durante il controllo gli agenti del commissariato assisano diretto dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, notato il nervosismo dei tre giovani, hanno perquisito l’auto trovando 4 coltelli, 2 bottiglie di superalcolici, uno zaino contenente tra l’altro un martello, due tronchesi, una torcia e dei guanti da lavoro e dei prodotti alimentari che, da un successivo controllo non erano presenti sullo scontrino fiscale in loro possesso, come poi confermato anche dal commerciante.
I tre giovani non sono riusciti a fornire delle motivazioni plausibili sul perché avessero quegli oggetti: per questo i generi alimentari sono stati restituiti al commerciante e tutto il resto del materiale è stato sequestrato. Dopo essere stati accompagnati presso gli uffici della Questura di Perugia per gli accertamenti di rito, i tre cittadini stranieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto aggravato, ricettazione, possesso di chiavi alterate e oggetti atti ad offendere. Gli oggetti, verosimilmente utilizzati per la commissione di atti illeciti, sono stati sottoposti a sequestro. I generi alimentari, invece, sono stati restituiti al titolare del supermercato.
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