La nuova rotatoria di Bastia Umbra non manca di far discutere: se il nuovo arredo voleva essere un omaggio ai Rioni del Palio de San Michele, c’è chi parla di monumento alla ‘guerra’ evocando i cannoni di Navarone, chi parla di decisione calata dall’alto e non partecipata e chi, in generale, critica il nuovo arredo. Viste le tante polemiche in merito alla rotatoria di Bastia Umbra, la Nazione Umbria in edicola stamattina ha dunque intervistato l’architetto Gianluca Falcinelli, che spiega di aver messo in conto le critiche, “ma almeno ad opera ultimata, dopo e non prima”.
Tra quelle ritenute “gratuite” (visto che – come sottolinea anche l’architetto – i gusti sono gusti) “quelle sulla simbologia. Ho cercato – spiega Falcinelli a proposito della rotatoria di Bastia Umbra – di illustrare la storia del palio, partendo dalle origini quando la Lizza si faceva con le fiaccole, fino ai testimoni di oggi rappresentati dai pali (cilindri) colorati con i colori dei quattro rioni. Ho inteso anche dare il senso dell’evoluzione e della dinamicità prevedendo diverse posizioni dei pali che rappresentano le posizioni dei rioni che variano secondo le classifiche e cambiano ogni edizione. Certamente non un’opera celebrativa, quanto piuttosto un segnale di vitalità della città di Bastia attraverso il tempo”.
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