Le collezioni del Museo della Città di Bettona si sono arricchite di una prestigiosissima opera: il Busto di Antonio Canova, un autoritratto che il celebre artista realizzò nel 1812 e che è stato ritrovato nel borgo umbro nel 2016. L’iniziativa rientra nel progetto “Valorizzare Bettona attraverso i suoi beni culturali – Restauro del Busto di Canova”. Il restauro è stato possibile grazie al finanziamento del Bando Arte Attività e Beni Culturali “Restauri” 2020 della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con il prezioso contributo di GEST srl e MOLECULAR DISCOVERY.
Il Busto, realizzato in gesso marmorizzato, è stato rinvenuto nei depositi comunali del complesso di San Crispolto di Bettona dallo studioso veneziano Guerino Lovato. Lo scultore di Possagno creò l’opera all’età di 55 anni: all’apice del successo, decise infatti di realizzare alcuni autoritratti da regalare ad ammiratori ed estimatori. Sono otto gli esemplari finora rinvenuti e quello di Bettona è considerato fra i migliori per l’ottimo stato di conservazione. È probabile che l’opera giunse nel piccolo borgo umbro come lascito da parte dell’importante famiglia Preziotti, che proprio in città possedeva un palazzo.
Il progetto, realizzato dal comune di Bettona con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, riguarda la valorizzazione a tutto tondo del lavoro di uno degli artisti più significativi del Neoclassicismo. Dopo il restauro, a cura della dottoressa Chiara Piani, il Busto, che era spezzato alla base del collo, ha riacquistato la sua interezza originaria. Dopo la cerimonia di presentazione al pubblico, il Busto di Antonio Canova entrerà a far parte della collezione museale, contribuendo così ad accrescere la visibilità e la notorietà del borgo di Bettona e impreziosendo il suo patrimonio artistico. L’opera sarà inoltre al centro di un progetto didattico e promozionale rivolto alle famiglie e alle scuole.
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