Sono (al momento) lontani dai partiti i due (ad oggi) candidati alle amministrative 2018 a Cannara: sia Fabrizio Gareggia che Biagio Properzi si propongono come fuori dai partiti, di cui però vorrebbero il sostegno. A meno di sorprese, dovrebbe trattarsi di una sfida a due, visto che il potenziale terzo incomodo, il Movimento 5 Stelle, non ha un meet-up locale e sarà dunque assente dalla competizione.
Gareggia, alle amministrative 2018 a Cannara che si terranno con turno secco il 10 giugno, potrebbe essere il candidato sindaco di tutto il centrodestra: nei giorni scorsi Cannaresi liberi (la civica ‘sponsor’ dell’ex sindaco, di professione avvocato, alle scorse amministrative) lancia un appello (al momento non raccolto) e chiama “i cittadini e alle forze politiche che siano accomunati dalla scelta compiuta lo scorso 4 marzo. Combattiamo il sistema con i fatti, proponiamo un’alternativa seria e credibile. Abbiamo detto no alle decisioni che impoverivano il nostro paese, scelto di non piegarci ai ricatti di chi ha tradito la nostra fiducia, creato un punto di rottura con il passato. Proprio dall’interesse dei cannaresi – scrive Cannaresi Liberi – intendiamo ripartire: alle amministrative, il fronte che il 4 marzo è stato compatto deve rimanere unito, onde evitare la sopravvivenza di un sistema di potere che i cittadini non vogliono più”.
Sul fronte opposto delle amministrative 2018 a Cannara c’è Properzi, impiegato di banca e uomo di sport, nato e vissuto a Cannara, attivo nel sociale (con un passato da presidente della Pro loco e organizzatore della Festa della Cipolla), che ha lanciato “un progetto aperto alle diverse aree di interesse politico, alle associazioni, ai gruppi che hanno a cuore la rinascita della città, che coinvolga tutte le energie e i settori della comunità cannarese”. Per Properzi, “sollecitato da associazioni, cittadini e realtà imprenditoriali”, si tratta di un progetto che può e vuole cambiare il suo paese con l’aiuto di tutti coloro credono nella necessità di una rinascita della propria cittadina, attraverso una pacificazione sociale per un futuro sviluppo della comunità tutta”. A Cannara va restituito quell’equilibrio sociale dal quale non si può prescindere per affrontare le difficoltà e le sfide che ci attendono”.
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